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Un “Centro piceno per la Partecipazione”,
la proposta di Flammini (Leu)

VOTO - Il candidato al collegio uninominale di Ascoli (Camera dei Deputati): "L’attività politica e amministrativa manca, spesso per scelta e non solo per incapacità, di un reale confronto con la cittadinanza. Per questo motivo la mia campagna elettorale non può che iniziare con un punto fermo: quello di garantire la massima apertura nei confronti della comunità"

Pier Paolo Flammini

Un Centro Piceno della Partecipazione attraverso il quale creare una rete di ascolto e di confronto in tutta la provincia, a disposizione di cittadini, associazioni, categorie sociali o comitati per contribuire anche alla redazione di proposte di legge da presentare in Parlamento. “È questo – spiega Pier Paolo Flammini – il mio primo atto come candidato indipendente nella lista “Liberi e Uguali” al collegio uninominale di Ascoli Piceno.

L’attività politica e amministrativa manca, spesso per scelta e non solo per incapacità, di un reale confronto con la cittadinanza. Per questo motivo la mia campagna elettorale non può che iniziare con un punto fermo: quello di garantire la massima apertura nei confronti della comunità attraverso un lavoro di ascolto, approfondimento, organizzazione di eventi pubblici e consulenza di esperti di settore di livello nazionale, con l’obiettivo di risolvere le esigenze dei cittadini. La partecipazione sarà reale e condivisa, in comune accordo con i soggetti che saranno coinvolti anche attraverso l’utilizzo delle moderne tecnologie informatiche.

Tutte queste attività saranno finanziate, in caso di elezione, attraverso una cospicua parte dello stipendio parlamentare (circa il 70%), in quanto sono convinto che l’interesse della cosa pubblica sia da anteporre a quello personale. È compito dei parlamentari innalzare il livello della politica e instaurare una fiducia tra eletto ed elettori che è alla base della partecipazione democratica.

Questa comunicazione è la prima di una serie con le quali nel corso della campagna elettorale illustrerò i miei obiettivi, consapevole dello sforzo necessario per cambiare la politica nel metodo e nel merito. Per questo chiedo la vicinanza dei cittadini: sarà loro compito dare un segnale di vera innovazione piuttosto che confermare sistemi politici autoreferenziali, opachi e gestiti centralmente”.


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