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Sicurezza a Montegranaro, Gismondi: “Basta ipocrisie, si affronti la questione immigrazione”

MONTEGRANARO - Nel piccolo del nostro paese serve attenzione, serve la richiesta di controllo, serve la pressione sulle istituzioni superiori affinchè si mettano in campo tutti i mezzi per rendere la città più sicura
“Guardo il piccolo della città che ho amministrato per quasi cinque anni, Montegranaro, e vedo la realtà italiana riflessa nei fatti che vi accadono. È una realtà pericolosa, in cui chi ha il potere delle decisioni è annichilito dalle ideologie e dal tornaconto politico. Il problema della legalità si fa sempre più serio e le istituzioni sembrano sempre più inadeguate o, forse, non interessate a dare una risposta. Anzi, fioccano dati che vorrebbero tranquillizzare l’opinione pubblica su presunti cali dei crimini, cali che la gente comune non vede, anzi, ha la netta percezione del contrario”.  Così Gastone Gismondi, già primo cittadino ed oggi consigliere d’opposizione, torna ad affrontare il tema immigrazione e sicurezza in città e lancia un appello.
“Atti criminali di ogni genere, dallo spaccio al furto, danneggiamenti , per tacere di intere zone del paese, vedi il Campo dei Tigli inaugurato da poco, in mano a bande di ragazzini stranieri che ne impediscono l’uso alla comunità tra minacce e violenze. In tutto questo c’è l’immobilismo delle istituzioni, il silenzio complice, il fare finta di niente.  Le forze dell’ordine sono impotenti: le loro azioni vengono puntualmente neutralizzate dalle leggi che rimettono in libertà delinquenti conclamati e, per quanto si adoperino i nostri carabinieri per tutelare la sicurezza, Montegranaro, specchio dell’Italia, diventa ogni giorno più pericolosa. Ma piazza Mazzini tace, ci sono le telecamere e tanto basta”.
Gismondi aggiunge: “Se in Italia serve un’azione politica seria che inverta la tendenza e che impedisca che pazzi criminali come il Traini di turno possano armarsi, in un attimo di follia, e sparare sulla folla (e di personaggi come questo ne abbiamo in quantità), nel piccolo del nostro paese serve attenzione, serve la richiesta di controllo, serve la pressione sulle istituzioni superiori affinchè si mettano in campo tutti i mezzi per rendere Montegranaro più sicura. Certamente non serve il silenzio o il trincerarsi dietro in sistema di videosorveglianza che, anche nel momento in cui funzionasse (e spesso pare non funzioni) è comunque solo una parte della soluzione, certamente non la soluzione.  La convivenza pacifica con lo straniero è possibile solo quando ci sono regole certe che tutelino tutti, straniero compreso, e quando queste regole vengono fatte rispettare. L’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale, coi suoi silenzi e con l’assenza di qualsiasi azione protettiva della comunità, rispecchia in pieno quello del governo nazionale. In questo modo andiamo dritti verso il baratro”. 

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