Ricostituire il Biodistretto Piceno
per promuovere agricoltura
e prodotti “Bio”

Individuare i Comuni intenzionati ad aderire alla ricostituzione del Biodistretto Il Piceno, che comprende enti sia dell’Ascolano che del Fermano. Questo lo scopo della riunione svolta lunedì 5 febbraio nella sala Consiliare del Comune di Montefiore dell’Aso, (AP) promossa da Aiab Marche (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) con sindaci e agricoltori locali.

Presenti alla riunione i rappresentanti istituzionali di Massignano, Montalto Marche, Montefiore (Ascoli), Moresco, Altidona, Campofilone, Pedaso (Fermo). Rinnovando l’adesione al Biodistretto, gli enti locali continuano ad impegnarsi a diffondere nel territorio la cultura del biologico, attraverso iniziative di sensibilizzazione e valorizzazione delle produzioni “Bio” locali e delle aziende che lo producono. Possono aderire al Biodistretto anche le imprese agro-alimentari e turistiche con menu biologici.
Durante la riunione è intervenuto Roberto De Angelis, sindaco di Cossignano: “Negli anni abbiamo registrato la volontà delle amministrazioni comunali di perseguire gli obiettivi proposti da Aiab in un bacino territoriale definito per sostenere le pratiche di produzione e consumo del biologico. Nel biodistretto Ascoli-Fermo vorremmo continuare a sensibilizzare il pubblico con convegni, eventi nelle scuole, sostegno alle filiere corte e ai mercatini, coinvolgendo anche operatori turistici e commerciali. Non ha senso chiamarci Biodistretto se poi non c’è sensibilizzazione, – ha proseguito il sindaco Roberto De Angelis – se non si crea nuovo valore, nuovo protagonismo dei soggetti principali della specifica filiera, nuove condizioni per valorizzare il nostro territorio. Il Biodistretto può essere lo strumento anche per favorire la rappresentanza verso le istituzioni, sta a noi decidere se investirci. I prossimi step potrebbero essere il rinnovo all’adesione del Biodistretto, la costituzione dell’associazione e la calendarizzazione di iniziative per le quali ogni amministrazione ha il dovere di coinvolgere le aziende del territorio. Un’iniziativa fatta da più comuni costituiti in associazione potrà partecipare a bandi istituzionali per il settore bio, al quale oggi possono accedere solo gli agricoltori, per dare un nuovo senso a tutti i nuovi investimenti che il settore può intercettare in una dimensione più ampia di una realtà comunale”.

Presente all’incontro anche Enzo Malavolta, Presidente Aiab Marche: “Per Biodistretto s’intende la riscoperta del territorio come luogo in cui vengono messe in rete le risorse naturali, culturali e produttive, valorizzate dalle politiche locali orientate alla salvaguardia dell’ambiente, delle tradizioni. L’accordo fra Comuni è orientato allo sviluppo sostenibile, con un ruolo centrale delle autorità locali, attraverso attività promozionali messe in atto fino ad oggi, come ad esempio quello della Biodomenica, gli orti biologici e i laboratori nelle scuole, l’orientamento a limitare l’uso dei pesticidi, mettere in rete le aziende biologiche e i produttori. Il Biodistretto punta alle buone pratiche, di agricoltura bio, coinvolgendo anche ristorazione e strutture ricettive”.
I prossimi passi saranno il rinnovo all’adesione del Biodistretto e la costituzione dell’associazione, con i seguenti obiettivi: creare una rete di consumo di prodotti che diventi punto di riferimento anche a livello turistico; puntare sulla formazione dei ragazzi nelle scuole spiegando qual è l’agricoltura sana che nutre; organizzare eventi per la valorizzazione del territorio, con convegni e dibattiti per sensibilizzare il pubblico sulla cultura del biologico e sui benefici di uno stile di vita sano; riscoprire le risorse, la storia, le tradizioni, la cultura tipica del territorio perse a causa della globalizzazione.