Jeremy Simmons con i fratelli Francesco, Massimo e Michele Apolloni, vertice della Ovac
di Paolo Gaudenzi
MONTEGRANARO – Presso la Ovac, azienda leader nel commercio di accessori ed articoli per calzature, nel primo pomeriggio è andata in onda la nuova puntata, a cadenza settimanale, del Poderosa Caffè.
Prelevato dal quintetto di coach Cesare Pancotto ecco per l’occasione Jeremy Simmons, lungo che ha relazionato a cavallo tra la recente vittoria in casa dei Roseto Sharks e la prossima stimolante giornata di calendario, che domenica alle 18.00, all’interno del PalaSavelli di Porto San Giorgio, contrapporrà i giocatori della famiglia Bigioni alla lanciatissima Fortitudo Bologna.
Simmons e Pagliariccio
“Contro Roseto abbiamo ottenuto un’ottima vittoria, utile per farci riprendere il cammino a punti ed altrettanto importante nell’ottica della gara che verrà – ha commentato nella lingua madre inglese tradotta ai presenti dall’addetto stampa veregrense Marco Pagliariccio -. La squadra abruzzese ci ha messo sotto in corso d’opera, ma siamo stati bravi a rimanere concentrati per portare a casa il successo”.
“Domenica sarà dura, ma ci sentiamo pronti – ha continuato Simmons gettando l’occhio prospettico alla Lavoropiù -. Dal mio punto di vista reputo tale appuntamento oltremodo stimolante e per certi versi divertente, in quanto a mettere una davanti l’altra due tra le più forti squadre del girone. Ci aspettiamo un ambiente caldo, contiamo sul nutrito sostegno del nostro pubblico. Certamente ci saranno anche tanti bolognesi che scenderanno a sostenere la loro squadra”.
Un momento del Poderosa Caffè
“Bologna ha giocatori top – il focus dell’atleta – ma l’ostacolo sarà rappresentato dall’intero collettivo, non a caso stiamo parlando della capolista imbattuta. Non sarà necessario arginare il singolo per avere ragione dei prossimi avversari”.
Capitolo stoppate. Simmons nel merito vanta la leadership nel girone. “Al momento non penso a questi numeri, per me è normale fare tale tipo di lavoro nel pitturato, automatismo derivante dal ruolo che ricopro. Rimbalzi e stoppate difensive, al servizio della squadra, sono la conseguenza di quanto”.
Tranquillo e rilassato di natura, non proprio un viso da difensore “cattivo” sotto canestro. “E’ il mio modo di essere – risponde sorridendo alla sollecitazione – la mia personalità, cerco di rimanere concentrato sul da farsi e il resto non conta”.
Con i piccoli appassionati di basket intervenuti all’appuntamento
Stimolato sul Fermano, il lungo gialloblu risponde così: “Montegranaro è una piccola città, ma mi trovo bene. Come dicevo poco fa, essendo io una persona tranquilla sto a mio agio con un’atmosfera altrettanto pacata. Aspetto inoltre l’arrivo di mia moglie e di mio figlio, quando arriveranno la dimensione familiare tra città, squadra ed i mie cari sarà completamente perfetta”.
Simmons chiude rispondendo ai simpatici quesiti dei piccoli appassionati di basket intervenuti tra la platea della puntata. “Cosa facevo da piccolo per allenarmi? Fino a 14 non ho giocato in maniera agonistica, giocavo tra amici ma in scioltezza e per divertimento. Solo durante i primi anni delle superiori, crescendo fisicamente, ho capito che il basket poteva essere la mia strada. Il mio sogno ora che sono adulto? Vincere un campionato, una gioia percepita solo dai racconti di amici e colleghi che hanno provato queste emozioni”.
Una chicca aziendale: all’interno del magazzino della Ovac è presente un canestro collocato ad altezza regolamentare
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati