facebook twitter rss

Gli ex allievi dell’Iti “Montani” chiamati alle urne per eleggere il nuovo direttivo

FERMO - L’imprenditore Stefano Luzi, presidente uscente dell’associazione: “Fermo sia un faro culturale che sappia far emergere l’importanza della formazione al lavoro e il piacere dell’incontro come una grande ricchezza.”.

 

“Ridestare l’assopito spirito di associazione e di solidarietà, rinsaldare i vincoli di affetto, far sì che le energie individuali si fondino per l’efficace tutela di ogni legittimo interesse, cercare e mettere in opera i migliori mezzi per la conquista di ogni diritto, concorrere con la mente e col cuore per vincere le aspre lotte della vita, escogitare tutti i mezzi atti a spianare la via per iniziare una onorevole carriera ai giovani colleghi, migliorare la posizione di quelli che già militano nel campo dell’industria, tenere alto il prestigio della scuola di Fermo.”.

Sono questi i principi cardine dell’associazione “Ex-Allievi” dell’Iti “Montani” di Fermo fondata nel 1902 e ancora molto attiva e propositiva. Alla sua guida il presidente uscente, Stefano Luzi, imprenditore che negli ultimi 6 anni ha traghettato l’associazione verso lidi innovativi. Con lui, 12 membri del direttivo che sono in scadenza. Il 16 dicembre prossimo, infatti, i soci dell’associazione, saranno chiamati a rieleggere il consiglio e il nuovo presidente per il triennio 2019-2021.

“Credo fermamente nell’importanza di questa realtà – racconta proprio il presidente uscente – e in quest’ultimo anno ho potuto constatare l’ingresso di nuovi iscritti, frutto di un’apertura dell’associazione. Abbiamo realizzato numerosi progetti e abbiamo cercato di essere stimolo per confronti culturali. Tante le iniziative messe in campo dal direttivo che ringrazio sin da ora per la preziosa collaborazione. Un po’ di rammarico però non lo posso nascondere – confessa Stefano Luzi – e questo rammarico ha un nome: Gi Lab (Global innovation Laboratory, per i meno informati). Avevamo in progetto 1500 mq di intelligenza distribuita. Il nostro obiettivo era di affiancare alla parte museale esistente, il MITI, quattro laboratori collegati: l’Atomic Lab (Elettronica, Elettrotecnica, Informatica, Telecomunicazioni), il Molecular Lab (Chimica, Biotecnologie, Agraria), il Wind Lab (Meccanica, Meccatronica e Energia, Trasporti e logistica) e il Materic Lab (Fonderia, Fucinatura, ecc.). Posso dire che forse era un progetto ambizioso ma se non pensiamo seriamente ad una formazione che possa essere di aiuto a studenti ed imprese non riusciremo a cambiare passo. Non so cosa non abbia funzionato – continua l’imprenditore – ma il progetto non è decollato. Abbiamo sbagliato noi? La politica e le istituzioni sono state sorde alla nostra richiesta. Come presidente uscente non posso che appellarmi al prossimo direttivo che sarà eletto il 16 dicembre: tornare a concentrarsi sul Gi Lab sia una priorità. Il Montani sia un traghettatore scolastico e di formazione perché il mondo del lavoro non ha bisogno solo di ingegneri ma anche e soprattutto di tecnici che, oltre all’aspetto teorico, necessitano di pratica. Mentre l’indirizzo di chimica resta un fiore all’occhiello dell’Iti, purtroppo non si può dire altrettanto dell’indirizzo di meccanica. Basterebbe un laboratorio laser per essere di nuovo considerato un corso all’avanguardia. Il polo scolastico fermano merita un investimento con un serio sguardo al futuro.”.

 

Una riflessione importante quella di Stefano Luzi che più volte ha parlato della sua città come un faro culturale: “Quello che Cernobbio rappresenta per la finanza, Fermo dovrebbe rappresentare nella formazione al lavoro – sottolinea – Ho due esempi che mi piace seguire: Adriano Olivetti ed Enrico Mattei. Sarebbe bello fare della nostra città un centro di incontro per gente che vive la vita lavorando, che manda avanti l’Italia con orgoglio. Nel nostro piccolo, come associazione di ex allievi, ci abbiamo provato. Ai nostri raduni partecipano persone da tutto il mondo. Ed è bello vedere che il senso di appartenenza resta vivo anche a migliaia di km di distanza e dopo decenni dal diploma. Forse un invito ulteriore va fatto agli ex allievi che sono nel territorio perché proprio loro sono troppo spesso ‘latitanti’ ai raduni. Al nuovo direttivo auguro, quindi, che sappia coinvolgere più di quanto non siamo riusciti noi in questi anni. Far passare il messaggio bellissimo del piacere dell’incontro. Una grande ricchezza.”.

L’assemblea per il rinnovo del consiglio direttivo è convocata domenica 16 dicembre p.v. a Fermo, presso l’aula Olivetti del Museo Miti in via Padre Serafino Marchionni, alle 6:00 in prima convocazione e alle 9:00 in seconda convocazione. Dopo la registrazione dei soci e la relazione del presidente, saranno presentati i candidati. Le votazioni si effettueranno dalle 10.30 alle 12:15 per poi procedere con lo scrutinio e l’elezione del nuovo direttivo.

I soci che non sono in regola con la quota associativa potranno provvedere al momento della registrazione all’assemblea.

“Un ringraziamento sentito per la collaborazione in questi anni va alla dirigente scolastica Margherita Bonanni, al personale docente e non docente dell’Istituto, agli studenti, agli imprenditori e alle istituzioni e a tutti coloro che ci hanno sostenuto – conclude Stefano Luzi – in particolare ringrazio il consiglio direttivo con cui ho condiviso questa bellissima esperienza: Alberto Allegrini, Andrea Vitali, Vincenzo Salciccia, Giovanni Sampiero, Giuseppe Lucattelli, Walter Rossi, Simone Corazza, Angelo Impagniatiello, Robertino Isidori, Giorgio Bartozzetti, Luciano Scafà, Marco Quondamatteo. E di nuovo un sentito augurio di buon lavoro ai prossimi componenti che saranno eletti dall’assemblea.”.

 

Per info: www.exallievimontani.it

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti