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Fermo-Porto San Giorgio unica città?
I possibili risvolti post Covid

FUTURO - Questo momento storico è segnato da lunghe riflessioni sul cambiamento, spesso esternate sui social. E proprio su Facebook, coinvolgendo i primi cittadini ed esponenti politici, si riapre il dibattito sull’unione tra le città di Fermo e Porto San Giorgio.

 

di Nunzia Eleuteri

“Una notizia di poco conto, come il bonus biciclette per residenti di comuni sopra i 50.000 abitanti, mi fa tornare in mente un mio vecchio pallino, la unificazione tra i comuni di Fermo e Porto San Giorgio.”.

 

Luca D'Aprile

Luca D’Aprile

Inizia così il post Facebook del professionista fermano Luca D’Aprile che ha scatenato una serie di commenti interessanti sull’argomento coinvolgendo direttamente, con i tag, i sindaci delle due rispettive città ai quali, lo stesso autore del post, rivolge espressamente questa domanda: “Nicola Loira e Paolo Calcinaro, potrebbe essere questa la sfida post Covid della nostra comunità? Voi passereste, giustamente, alla storia di questo territorio. Noi avremmo finalmente una città all’altezza delle sfide del futuro. Coraggio!”.

Non si fa attendere la risposta del sindaco di Fermo che prontamente evidenzia come la destinazione del bonus sia estesa ai capoluoghi di provincia per poi, però, sottolineare come molti finanziamenti siano vincolati a questa prerogativa del numero di abitanti. Una brevissima riflessione che si conclude senza lasciare molti dubbi sul pensiero del primo cittadino in merito ad una unione tra Fermo e Porto San Giorgio: “Saremmo anche la Città che, per posizione geografica e per popolazione, peserebbe di più nelle Marche Sud.”.

Commento a cui Luca D’Aprile fa eco aggiungendo che anche il “lungomare” diventerebbe il più lungo delle Marche. E il like di Paolo Calcinaro mette definitivamente il sigillo sulla sua posizione favorevole in merito.

Seppur meno eloquente, arriva anche la risposta del sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira: “Le grandi opportunità non sono per i paesi piccoli e chi ci rimette sono i cittadini.”. Poche parole ma che lasciano presupporre un’apertura.

Il dibattito social non finisce qui perché ad intervenire c’è anche il segretario del PD di Fermo, Paolo Nicolai che esterna tutta la sua approvazione complimentandosi con l’autore del post mentre il consigliere regionale del Pd, Francesco Giacinti, lancia una provocazione: “Un’unica città per tutti i comuni della provincia”.

L’argomento ha destato l’interesse anche di un altro esponente politico fermano, Giorgio Benni, che così scrive: “Penso che, forse, per Fermo e Porto San Giorgio l’unificazione sia una necessità oltre ad una grande opportunità… Ritardare sarebbe un errore gravissimo”. Commento con il quale Benni conquista il like di Paolo Calcinaro nonostante tra i due non ci sia, solitamente, sintonia di pensiero. Proprio pochi mesi fa lo stesso Benni, in una lettera a Cronache Fermane aveva scritto: “Ci possiamo solo augurare che la nuova campagna elettorale non serva solo a rivendicare piccole o grandi conquiste ma a rimettere la città di Fermo al centro di un progetto complessivo che ne sappia interpretare le esigenze e le scelte non più rinviabili”.

Chissà se Benni, intendesse, tra queste scelte, anche l’unione delle due città?! In questo recente scambio di vedute, lo stesso Benni si trova così d’accordo con il Sindaco e ammette: “Su alcune cose concordiamo a prescindere, su altre un po’ meno ma il confronto è bello per questo…”.

Dal confronto nascono le idee e non si lascia sfuggire l’occasione di dire la sua il fermano Bibi Iacopini che, in fatto di iniziative, non è secondo a nessuno: “Intanto – rimarca – a costo zero, tra la Riviera del Conero e quella delle Palme, identifichiamo la nostra come Riviera del Fermano (o altro nome) per una promozione unica.”.

E, tra opinioni, dibattiti e scelte (non-scelte) futuristiche, quest’ultimo sarebbe davvero un ottimo, concreto e raggiungibile obiettivo. O forse sarebbe più attuale dire, un favorevole punto di ripartenza post-Covid…

 

 


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