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Terrenzi: ”Bene la manovra
regionale, ma con equo criterio nella
ripartizione delle risorse”

SANT’ELPIDIO A MARE – Lettera del sindaco indirizzata al presidente della Regione, Ceriscioli, e al presidente Anci Marche, Mangialardi. Iniziativa apprezzata purché "vengano fornite informazioni dettagliate, senza che si creino disuguaglianze nella distribuzione dei fondi" le parole del primo cittadino elpidiense
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Il sindaco Alessio Terrenzi

E’ di queste ore la notizia di manovra importante della Regione Marche per far fronte alle nuove necessità su molti settori e sugli squilibri economici che la pandemia sta causando.

A seguito di quanto appreso, il sindaco Alessio Terrenzi ha scritto al presidente della Regione, Luca Ceriscioli, nonché al presidente Anci Marche, Maurizio Mangialardi per plaudire all’iniziativa ma anche per chiedere che vengano fornite informazioni dettagliate e che si rifletta su alcune disuguaglianze che vengono a crearsi nella distribuzione delle risorse.

“Apprendo dalla stampa di importanti investimenti disposti dalla Regione Marche su molti fronti – dice Terrenzi – e come sindaco non posso che esserne lieto ma, allo stesso modo, mi corre l’obbligo di chiedere informazioni più dettagliate e sottolineare alcune ineguaglianze rispetto alla distribuzione delle risorse. In primo luogo mi preme ottenere informazioni dettagliate, a fronte dei 39 milioni di euro dichiarati a supporto di posti letto in terapia intensiva e sub intensiva. Quale sarà la programmazione straordinaria in ambito sanitario per l’utilizzo di queste risorse pubbliche?”

“Sono stato promotore in questi mesi di un dibattito serrato sull’argomento e, proprio in merito, credo sia doveroso da parte mia domandare alla Regione di scendere nel dettaglio per capire ed affrontare il tema della riorganizzazione sanitaria nei diversi territori della Regione – ha proseguito il primo cittadino -. In particolare tengo a sottolineare che al momento la provincia di Fermo ha al suo attivo un unico presidio ospedaliero che, come è noto a tutti, ha dovuto affrontare l’emergenza sanitaria e, nel contempo, per quanto possibile, mantenere gli altri servizi ospedalieri in piena pandemia, procurando nel momento di maggiore rischio una commistione sconsigliata tra pazienti infetti e non. Ritengo quindi imprescindibile, ripetendomi, almeno per ciò che riguarda il territorio fermano effettuare, prima di avviare gli investimenti comunicati a mezzo stampa, un’analisi delle reali necessità conseguenti alla fotografia che ci sta lasciando questa epidemia, ovvero la ricostruzione della medicina territoriale”.

“Certamente gli organi competenti in materia avranno già effettuato una prima valutazione in merito – ha affermato ancora Terrenzi -. Credo, però, che l’equilibrio in termini di servizi sul territorio debba essere condiviso anche con le istituzioni locali. Auspico quindi che al più presto la Regione attivi un confronto con i sindaci delle varie Province su questo delicatissimo tema che sta molto a cuore alla cittadinanza. Continuando sulla scia delle dichiarazioni apprese a mezzo stampa nutro, inoltre, alcune perplessità in merito alla scelta di riconoscere come meritevoli di sostegno due sole città considerate più coinvolte dall’emergenza sanitaria. E’ indubbio che la provincia di Pesaro/Urbino sia stata colpita duramente dal virus, ne deduco quindi che l’incentivo economico concesso dalla Regione sia conseguente alla necessità di far veicolare la corretta immagine della città di Pesaro come una città sicura ed accogliente e che tale operazione richieda investimenti in tal senso”.

“Più complesso, invece, risulta essere il caso Civitanova Marche che, è vero, si è resa disponibile all’accoglienza del tanto discusso Centro Covid, ma che ritengo da questa emergenza esca rafforzata in termini di servizi sanitari per i cittadini, con ben due presidi ospedalieri pubblici ed uno privato convenzionato – il congedo del sindaco elpidiense -. La scelta di due sole città in tutto il territorio regionale fa emergere chiaramente la disparità con altri centri, che sono comunque stati determinanti per la gestione della pandemia, e non hanno invece percepito alcun sostegno economico a saldo della disponibilità, come deciso per Civitanova Marche. Ne cito e segnalo sommessamente alcuni nell’ambito della provincia di Fermo, ovvero Campofilone con il Centro Covid post-critici e Sant’Elpidio a Mare Centro interprovinciale per la diagnostica per immagini Covid, nonché per tutte le altre Province quei Comuni che hanno riconvertito i propri presidi ospedalieri in esclusivi Centri Covid, ad esempio  Camerino. La presente, dunque, per chiedere alla Regione Marche specifiche in merito alla distribuzione delle risorse pubbliche citate messe a disposizione in campo sanitario, nonché rispetto alla scelta di indicare due sole città come meritorie di sostegno economico a fronte di altre che, pure, hanno contribuito alla gestione dell’emergenza nel territorio regionale”.


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