Il presidente della Copagri Marche, Giovanni Bernardini
L’umami è uno dei cinque gusti percepiti dalle cellule recettrici presenti nel cavo orale umano (insieme a dolce, salato, amaro e aspro).
Si tratta di un gusto molto particolare, presente in cibi come la carne e il formaggio e in altri alimenti ricchi di proteine tipici della dieta mediterranea, riconosciuta quale patrimonio Unesco nell’ormai lontano novembre 2010. Proprio l’umami, insieme all’enogastronomia e a numerosi altri temi che ruotano intorno all’alimentazione, sarà tra i protagonisti di un’interessante e originale produzione cinematografica italiana, fortemente sostenuta dalla Copagri Marche, che vede fra i suoi sponsor numerose aziende agricole associate.
La pellicola, intitolata “Il Quinto Sapore – Umami”, la cui uscita nelle sale del nostro Paese è prevista per aprile 2021, sarà realizzata con il contributo dell’assessorato al turismo, allo sport e allo spettacolo della Regione Marche e della Malta Film Commission. Le riprese si divideranno tra Malta, dove si girerà tra ottobre e dicembre 2020, e le Marche, dove all’inizio del 2021 saranno al centro della scena il comune di Ascoli Piceno e le aree rurali circostanti.
L’originale film è stato presentato oggi, durante una conferenza stampa alla quale hanno preso parte la vicepresidente della Regione Marche Anna Casini, il presidente della Copagri Marche Giovanni Bernardini, il produttore della G&E Film Production Service Giovanna Emidi e il regista Angelo Frezza, oltre a numerosi attori facenti parte del cast.
“Siamo molto felici che questa produzione si realizzi nelle Marche, in quanto si tratta di un progetto che abbiamo fortemente voluto e sostenuto; riteniamo, infatti, che una pellicola che ponga come tema centrale il cibo e i prodotti agricoli, assieme ad altre rilevanti questioni sociali quali la Sla, la bulimia e i disturbi alimentari in generale, possa essere un ottimo veicolo per valorizzare il comparto primario e il territorio, contribuendo al contempo a tenere alta l’attenzione su delicate tematiche di carattere psico-sanitario. Questo progetto ci è piaciuto talmente tanto che ci siamo attivati da subito contribuendo concretamente a favorire l’incontro tra la produzione cinematografica e alcune nostre aziende agricole”, afferma Bernardini.
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