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Croce verde Fermo,
Guerra lascia la presidenza:
la toccante lettera di volontari e dipendenti

FERMO - I volontari e i dipendenti hanno voluto festeggiare il loro presidente con una lettera significativa ed una targa ricordo. Anche il sindaco Calcinaro ha preso la parole ringraziando Guerra dell' impegno e la dedizione di tutti questi anni
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Domenica scorsa in Croce Verde si è svolta l’assemblea dei soci. Dopo la relazione del presidente uscente Giorgio Guerra, e il suo saluto all’intera associazione (avendo lasciato per sempre la guida della pubblica assistenza fermana), si sono vissuti momenti emozionanti e commoventi per il presidente stesso e i consiglieri uscenti come la telefonata del presidente nazionale Anpas, il dottor Pregliasco. I volontari e i dipendenti hanno voluto festeggiare il loro presidente con una lettera significativa ed una targa ricordo. Anche il sindaco Calcinaro ha preso la parole ringraziando Guerra dell’ impegno e la dedizione di tutti questi anni.

DI SEGUITO LA LETTERA DEI VOLONTARI E DEI DIPENDENTI AL PRESIDENTE GUERRA

“Sparirà con me ciò che trattengo, ma ciò che avrò donato resterà nelle mani di tutti”.
Abbiamo scelto una frase di Tagore, poeta bengalese, per iniziare un discorso non semplice, in quanto le parole non sempre riescono ad esprimere fino in fondo i sentimenti dell’uomo.
Per noi volontari che facciamo parte di questa associazione (chi da tempo immemore, chi da tempi più recenti) da 23 anni c’è stato un solo Presidente che, tra mille difficoltà ed ostacoli, ha lottato affinché la Croce Verde potesse rappresentare un punto di riferimento importante per la comunità fermana e non solo. Un Presidente di cui abbiamo approvato le scelte, ma che abbiamo anche criticato, con cui abbiamo condiviso momenti di convivialità ed altri di dolore, perché questa è la vita, sempre e comunque.
Giorgio sei stato per noi un esempio di dedizione ed altruismo, oltreché di forza e coraggio, perché nel ricoprire per così tanti anni un ruolo oltremodo arduo, ci vuole resilienza.
È facile barricarsi dietro le scelte degli altri, è difficile invece “metterci la faccia”, togliere tempo alla propria famiglia, al lavoro, allo svago o semplicemente al meritato riposo, per impiegare il tempo a servizio di un’associazione così complessa come questa.
E allora possa giungerti, caro Giorgio, il nostro grazie, un grazie sincero e conclusivo di questo lungo viaggio che hai fatto nel ruolo di timoniere al nostro fianco e al fianco di tutti coloro che negli anni hanno varcato la soglia della Croce Verde e l’hanno amata, facendola crescere, nonostante le sue mille criticità.
Ogni famiglia, perché in fondo questo noi siamo, è una famiglia imperfetta, ma in questa imperfezione non devono mai mancare il rispetto per l’altro, il sacrificio e la gioia di un sorriso.

Un grazie non meno sentito va al Consiglio che ti ha affiancato in questi anni: grazie alla sua dedizione e competenza, all’impegno gratuito che si è assunto senza ricompensa alcuna. Un Consiglio di cui siamo orgogliosi e verso cui nutriremo sempre un’immensa gratitudine e stima. Anche i suoi membri ci “hanno messo la faccia”, oltre a tutto il resto.
La speranza allora per noi tutti è che chi subentrerà a tale Consiglio sappia seguire le tracce da esso solcate ed abbia il giudizioso ardore di delinearne altre non meno profonde e visibili.

“Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Vivano bene ed i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi.”
Così diceva Sant’Agostino.

Con stima, gratitudine ed affetto sinceri,

i Volontari della Croce Verde Fermo

 


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