Diminuiscono le nascite a causa della pandemia: nelle Marche oltre 9mila nati, ovvero il 2,33% di quelli dell’intera nazione. E’ quanto rivela una ricerca del Centro studi ImpresaLavoro dell’imprenditore Massimo Blasoni, realizzata su elaborazione di dati Istat relativi all’anno 2020. Nelle Marche, inoltre, il numero di figli medio per donna è 1,11, leggermente inferiore al dato nazionale di 1,18. Il dato prende in considerazione le donne italiane mentre per le mamme stranieri si arriva a 1,83 figli ciascuna. «La classifica italiana – si legge in una nota del centro – rispetto al divario dei nati da genitori italiani e stranieri mostra una differenza maggiore al Nord (ovest 0,86 ed est 0,85), rispetto alla media nazionale tra le italiane e straniere (0,72). Il gap minore si nota al Centro Italia con 0,54». A livello nazionale, il totale delle nascite durante il 2020 è di 404.892, in diminuzione rispetto all’anno precedente (417.614). Il Nord-ovest detiene il maggior numero di nascite in comparazione con il resto d’Italia (26,15% del totale). A seguire il Sud (24,44%), il Nord-est (19,56%), il Centro (18,54%) e le Isole (11,31%).
Picchi bassi a causa della pandemia – «La media annua della diminuzione delle nascite dal 2009 al 2019 è di -2,8% – si legge ancora nello studio – A seguito del picco dei contagi di marzo 2020, vi è stata una ripercussione anche sulle nascite con una discesa evidente tra novembre e dicembre 2020 (-9,5%). Il picco più basso risulta essere a gennaio 2021 (-13,6%). Dai dati si evince una ripresa a marzo e aprile 2021 (4,5% e 1% rispettivamente), per poi tornare in negativo nei mesi successivi».
Divario fra madri italiane e straniere – «In Italia il numero di figli medio per donna è inferiore per le italiane rispetto alle straniere (1,17 e 1,89 rispettivamente). La regione in cui le italiane e le straniere hanno più figli è il Trentino-Alto Adige (1,45 e 2,27). Sotto la media nazionale, le italiane con il numero minore di figli si trovano in Sardegna (0,94), in Molise (1,01), in Toscana e Umbria (1,07). Al contrario, le straniere hanno meno figli in Lazio e Sardegna (1,56), Toscana (1,69) e Calabria (1,70)».
«Il decremento delle nascite durante la pandemia – commenta l’imprenditore Massimo Blasoni, presidente del Centro studi ImpresaLavoro – è la riprova che l’incertezza sul futuro pesa enormemente sulla scelta di avere dei figli. Tra qualche mese sapremo se anche la guerra in Ucraina avrà contratto ulteriormente il numero dei nuovi nati».
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