di Sandro Renzi
Torna a splendere un piccolo gioiello dell’architettura sangiorgese. L’antica torre dell’orologio, costruita nel 1829 in sostituzione di un’altra demolita nove anni prima, è stata interamente pulita e recuperata al suo interno e potrebbe presto entrare a far parte del circuito dei beni comunali visitabili da parte dei turisti. E’ l’impegno che si è preso l’assessore ai lavori pubblici, Lauro Salvatelli, che stamane ha fatto un primo sopralluogo all’interno della torre rimanendo colpito dalla bellezza della struttura. Accessibile fino ad oggi solo agli addetti ai lavori.
Ascolta la notizia:
«Abbiamo provveduto a sanificare gli ambienti -spiega Salvatelli- che sono di proprietà comunale e ad eliminare il guano. E questo dopo aver accertato che la torre si trovava in una precaria condizione dal punto di vista igienico sanitario, tale da compromettere anche l’integrità del patrimonio edilizio». Si tratta ovviamente di un primo intervento. Quello di pulizia, a quanto pare, non era stato fatto più negli ultimi anni. E comunque propedeutico per valutare se vi possono essere le condizioni per rendere fruibile questo luogo ai turisti e vedere la città da uno scorcio privilegiato.
E come se non bastasse, finalmente si riaccenderanno anche le luci dell’orologio. Nel complesso un investimento per le casse comunali di poco più di 7 mila euro. Ma, in prospettiva, utile per gli eventuali risvolti turistici che l’apertura della torre potrebbe offrire. Gli uffici sono ora chiamati a compiere un secondo step, ovvero valutare cosa fare per rendere sicuri l’accesso e la visita dell’edificio collocato al lato della chiesa di San Giorgio, nel cuore della parte vecchia della città. Poter includere nel circuito turistico anche la torre, oltre a Rocca Tiepolo, al cimitero settecentesco, alla Chiesa del Rosario e a corso Castel San Giorgio, sarebbe una occasione d’oro per l’Amministrazione comunale. Il vicesindaco Salvatelli ci sta lavorando ed i presupposti per portare a casa il risultato pare ci siano. «Entrare in questo luogo storico -aggiunge- è sempre emozionante. Cercheremo di renderlo fruibile in sicurezza».
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