Bimbo morto a Casette, disposta l’autopsia indagato per omicidio stradale. De Minicis: «E’ provato. Non ha potuto evitare la tragedia»

Il Comandante della polizia Locale, Stefano Tofoni mentre fa i rilievi del caso

di Pierpaolo Pierleoni

Si svolgerà domani mattina all’obitorio dell’ospedale di Fermo l’autopsia sul corpo del piccolo di 18 mesi, schiacciato dallo scuolabus ieri mattina in via Pisanelli, a Casette d’Ete. Un accertamento ulteriore, dopo l’ispezione cadaverica effettuata nel pomeriggio di ieri, tesa a chiarire ogni dubbio sulla dinamica dell’incidente costato la vita al bambino. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo come da prassi, si indaga con l’ipotesi di omicidio stradale. 

Una terribile fatalità, quella avvenuta intorno alle 8,30, dopo che la sorella maggiore della vittima era appena salita a bordo dello scuolabus, accompagnata dalla madre. Quando il mezzo è ripartito, sotto le ruote era finito il bambino, che era uscito, secondo la ricostruzione più verosimile, dal cancelletto che delimita la sua abitazione.

L’avvocato Francesco De Minicis

Il conducente dello scuolabus, un dipendente della Steat, con esperienza pluriennale nel trasporto pubblico, è formalmente indagato per la tragedia. Ad assisterlo l’avvocato Francesco De Minicis. «Ho avuto un primo colloquio con lui, l’ho trovato profondamente provato – le parole del legale – Abbiamo parlato dell’incidente. Ha ribadito, come ha detto sin dalle prima battute, di non aver potuto fare nulla per evitare il tragico impatto e di aver visto solo pochi metri più avanti quel corpo a terra. Attendiamo che le indagini delineino l’esatta dinamica dell’incidente. Escludo categoricamente che lo scuolabus abbia urtato il bambino in retromarcia. Il mezzo viaggiava su una strada a senso unico ed ha sempre proceduto in avanti, su questo aspetto non ci sono dubbi».

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