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La Humanity arrivata ad Ancona con 106 migranti salvati in mare. Silvetti al Governo: «Siamo saturi»

PORTO - Il primo cittadino dorico: «La città ha già accolto oltre 400 persone in due mesi, distribuite poi sul territorio marchigiano. Le strutture sono oltre misura occupate»

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La Humanity al porto di Ancona

Ha attraccato al porto di Ancona la nave Ong Humanity 1, giunta alla banchina 19 poco dopo le 10,30 di mercoledì con 106 migranti a bordo, salvati in mare con due distinte operazioni. Presenti sul posto le forze dell’ordine, diversi Comitati della Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile, Anpas, vigili del fuoco e forze dell’ordine. Si procederà ora con le operazioni di sbarco.

Il Comune ha intanto fatto sapere che «Cambia la viabilità di Collemarino attorno all’area del PalaBrasili che ospiterà, per l’identificazione, circa cento migranti in arrivo con la nave Humanity 1 al porto. Nei pressi della struttura sportiva – prosegue -, in particolare quella confinante con il parco pubblico del quartiere, saranno posizionate le transenne per questioni di sicurezza per permettere l’ingresso e lo smistamento dei migranti e l’area sarà presidiata dalle forze dell’ordine. Previsto inoltre il divieto di sosta e fermata nel parcheggio dell’impianto fino al termine delle operazioni. Il Palasport verrà completamente sanificato al termine dell’emergenza».

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Ultimo briefing prima dello sbarco

Dunque, dopo quello del luglio scorso, ecco un nuovo approdo nel porto di Ancona, il secondo per l’imbarcazione Ong Humanity 1 che questa volta ha accompagnato in Italia oltre un centinaio di persone salvate in mare, in area libica, e provenienti da tutti i paesi dell’Africa, per lo più subsahariani.

«Uomini, donne, ragazzi e bambini, relativamente in sufficienti condizioni di salute – ha fatto sapere il Comune – ma molto provati dall’attraversata in mare e in gran parte privi di elementi basici di vestiario come le scarpe». Tutti sono stati riforniti di abbigliamento e accompagnati al Palabrasili di Collemarino per le operazioni di identificazione e gli accertamenti sanitari previsti per legge e quindi indirizzati alle diverse destinazioni stabilite dal Ministero degli Interni. L’operazione è stata condotta dalla prefettura di Ancona con la direzione tecnica della questura. Sul posto, accanto alle funzionarie del Comune, si sono alternati l’assessore comunale Angelo Eliantonio e lo stesso sindaco Daniele Silvetti.

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La Humanity al porto di Ancona

Per questa emergenza il Comune di Ancona «ha messo ancora una volta a disposizione il Palas di Collemarino e il supporto tecnico: riguardo all’accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati – viene spiegato -, l’amministrazione se ne occupa da circa 20 anni, modulandola sulla base deli decreti ministeriali e delle direttive comunicate nell’emergenza attraverso la prefettura di Ancona: attualmente sono in attivo due progetti Sai (Sistema di Accoglienza e Integrazione) denominati “Ancona Città d’Asilo”.

Nell’ambito dei progetti viene data ospitalità a due categorie di persone: “ordinari” = adulti e nuclei familiari, accolti nel territorio di Ancona in appartamenti messi a disposizione dalle cooperative sociali, con la disponibilità massima di 68 persone e “minori” fino a 42 minori stranieri, accolti in case famiglie. In particolare al Comune di Ancona viene richiesto di occuparsi dei minori under 14. Nelle Marche sono in totale 26 i progetti attivi di cui 19 destinati ai maggiorenni e 5 per minori non accompagnati. Il totale dei posti disponibili nella regione è di 1714, dei quali 163 per minori.

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Il Palas a Collemarino (Foto: Giusy Marinelli)

«Anche stavolta stiamo facendo del nostro meglio – sottolinea il Sindaco Silvetti, concordemente con gli assessori coinvolti – mettendo a disposizione il personale comunale e una struttura adeguata per poter effettuare i controlli di legge, in linea con quanto richiesto dal Governo e in collaborazione con la prefettura e la questura. Ancona è città d’asilo e non resta indifferente al dramma vissuto dai migranti, tra i quali diversi bambini e ragazzi, che vengono attenzionati per primi. Ho interpellato il Governo – ha aggiunto – per sottolineare come la città ha già accolto oltre 400 persone in due mesi, distribuite poi sul territorio marchigiano. Sotto il profilo dell’accoglienza nelle strutture che sono oltre misura occupate e disponibili per l’emergenza, Ancona è satura. Non ci sottraiamo a quella che è l’accoglienza ma ad oggi dal punto di vista numerico e organizzativo, siamo sotto pressione. Ancona sta dando un grande contributo ma non vorrei che ciò fosse interpretato come disponibilità all’infinito».

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Il Palas a Collemarino (Foto: Giusy Marinelli)

Immediatamente dopo le verifiche, i migranti sono accompagnati verso le destinazioni previste per legge, a cura della prefettura. In occasione di questa nuova emergenza è stata emanata per la giornata di mercoledì un’ordinanza che vieta, dalle 7 alle 24, la sosta e fermata su tutti i parcheggi adiacenti il Palas ed alcune provvedimenti limitativi del traffico.

 

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