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Whirlpool, dopo 20 anni si torna ad assumere in pianta stabile nello stabilimento di Comunanza

LAVORO - La notizia è arrivata insieme al via libera provvisorio dell'Antitrust del Regno Unito all'accordo con Arcelik. Bartomioli (Uilm): «Segnale positivo e lascia ben sperare per il futuro del sito che, in controtendenza rispetto agli altri, nel 2023 ha registrato pochi giorni di fermo»

 

Raffaele Bartomioli

 

di Maria Nerina Galiè

 

Insieme al via libera, provvisorio, dell’Antitrust del Regno Unito all’accordo con Arcelik, arrivano buone notizie per lo stabilimento Whirlpool di Comunanza.

 

Si torna ad assumere personale in pianta stabile dopo più di 20 anni.

 

L’annuncio è stato fatto dall’azienda, nel corso dell’incontro in Confindustria, alle rappresentanze sindacali.

 

«E’ un segnale senza dubbio positivo – commenta Raffaele Bartomioli, ex Rsu del sito piceno degli elettrodomestici e segretario generale della Uilm di Ascoli – e lascia ben sperare per il futuro del nostro stabilimento che, in controtendenza rispetto agli altri, nel 2023 ha fatto registrare soltanto 20 giorni di cassa integrazione. Ne serviranno altri 4 a febbraio, mentre gennaio è stato pieno».

 

E’ sempre Bartomioli a fare il punto sulla situazione occupazionale nella fabbrica di Comunanza che sostiene, insieme con l’indotto, l’intera area montana del Piceno e del Fermano: «Attualmente il sito conta 320 dipendenti e 35 interinali. Saranno 5 di questi ad essere assunti a tempo indeterminato dal mese di marzo. E non si esclude, almeno è quello che auspichiamo, che pian piano siano inseriti anche gli altri».

 

A Comunanza si producono le lavasciuga in via esclusiva. Lo stabilimento è l’unico in Italia, ma non in Europa, a produrre lavatrici, e di certo è stato d’aiuto il rientro dalla Russia della lavatrice “snella” che, pure, si realizza solo nel sito Piceno.

 

Sul fronte della vendita ad Arcelik, produttore turco di elettrodomestici, pronto ad inglobare tutti gli stabilimenti Whirlpool dell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), tramite una nuova società di cui deterrà il 75%, per l’Autorità non si ravvisano “problemi significativi sotto il profilo della concorrenza”.

La decisione della Cma (autorità antitrust del Regno Unito) arriva dopo il parere favorevole della Commissione Europea dell’ottobre scorso e sarà  formalizzata entro il 26 marzo.

 


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