Sono stati i primi a intervenire, insieme ai carabinieri. Sono stati quelli che hanno soccorso Sergio Marilungo e che, purtroppo, nulla hanno potuto per salvare la vita di Stefano Marilungo. E sono quelli che oggi, con in testa il loro presidente Robin Basso, continuano a mostrare umanità e legame con la loro città. Stiamo parlando dei militi e dei volontari della Croce azzurra di Sant’Elpidio a Mare-Monte Urano che si stringono, nel cordoglio, alla famiglia Marilungo: “Quella che si è consumata sabato pomeriggio in via Adige a Sant’Elpidio a Mare, è una tragedia immane, per tutta la cittadinanza e per un paese, l’Italia, sempre più vittima di questi gravissimi eventi. Un conto è sentirlo al telegiornale – fa sapere il presidente Robin Basso – da un’altra parte, in un’altra regione ma quando certe cose accadono nel nostro paese, toccano e scuotono, fanno male, portano rabbia, rabbia verso un mondo che ci sta sfuggendo di mano. In questo momento, la Croce Azzurra sente il bisogno di unirsi al dolore della famiglia Marilungo e a tutta la cittadinanza. I nostri volontari sono stati chiamati, ed insieme alle forze dell’ordine e all’equipe dell’automedica, ad intervenire.
Si sono trovati dinanzi ad una scena che difficilmente dimenticheranno. Purtroppo, l’unica cosa che si è potuta fare, oltre ad aiutare il fratello della vittima, è stato costatare il decesso di Stefano e mettersi a disposizione dei Ris per i rilievi del caso. La Croce Azzurra si scusa, per i casi in cui non è umanamente possibile fare di più per salvare una vita. In questo momento, l’unica cosa da fare è fermarsi a riflettere, senza guardare a politiche e colori vari, perché dinanzi a certi episodi nessun colore conta. Cogliamo l’occasione per abbracciare calorosamente la famiglia Marilungo”.
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