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Dai Lions quintali di cibo per la Caritas
Vecchiola: “Problema in aumento, facciamo sinergia”

FERMO - Da Don Pietro Orazi la fotografia della situazione: 40 pasti al giorno a Fermo, 50 a Civitanova Marche, tra i 30 e i 40 a Sant'Elpidio a Mare, mentre per i centri di ascolto il numero cresce notevolmente

di Andrea Braconi

La stretta di mano tra Don Pietro Orazi, direttore della Caritas, e Dante Vecchiola, presidente del Lions Club Fermo-Porto San Giorgio, suggella una sinergia di straordinaria importanza. Nella sede in via Palestrina 21, sotto la Chiesa di Sant’Antonio a Fermo, è stato infatti consegnato tutto il materiale raccolto anche grazie all’aiuto della Camera di Commercio di Fermo e del Comune di Campofilone: si tratta di 15 quintali di pasta, 800 chili di pomodori pelati, 150 litri di olio extravergine di oliva e 50 chili di tonno rosa.

“È un’iniziativa a cui teniamo – ha commentato Vecchiola, affiancato dal fratello Euro – e ci siamo impegnati molto. Siamo partiti con l’idea di un meeting sulla dieta mediterranea, un argomento sempre più importante, e a quel punto mi sono chiesto: perché non mettiamo anche qualcosa sulla fame e sulla malnutrizione? Così, una volta contattata da noi, la Caritas ci ha detto di ciò di cui aveva bisogno e insieme ai nostri soci ci siamo subito attivati, raggiungendo questa grande donazione. Queste sinergie sono importanti, lo dico da sempre, e dobbiamo fare le cose insieme”.

Molto soddisfatto Don Pietro Orazi, così come il suo vice Sergio Stacchietti. “Come Diocesi abbiamo 3 mense – ha spiegato Don Pietro – di cui una qui a Fermo, vale a dire Il Ponte, un’altra a Sant’Elpidio a Mare e ancora a Civitanova Marche. A Porto Sant’Elpidio, inoltre, abbiamo un refettorio per la distribuzione di pasti già preparati, quindi senza cucina. Perciò questa del Lions è un’iniziativa di grande valenza perché non va solo alle mense: dobbiamo, infatti, rifornire anche tutti e 25 i centri di ascolto della nostra Diocesi, che distribuiscono i pacchi alle famiglie”.

E i numeri, come ha rimarcato il presidente della Caritas, parlano chiaro: il numero degli indigenti è in aumento, complice anche il perdurare della crisi. “Distribuiamo 60 pasti al giorno a Fermo, tra i pasti forniti direttamente qui e quelli portati a domicilio. A Civitanova la situazione è diversa: facciamo 40 pasti a pranzo, ma c’è anche la casa di accoglienza con gli ospiti a cui viene fornita cena e colazione. I posti letto sono 13, ma ne abbiamo almeno una decina al giorno sicuri. A Sant’Elpidio a Mare ci muoviamo tra i 30 e i 40 pasti, mentre per i centri di ascolto il numero è molto più elevato, lì parliamo di qualche centinaio”.

“Sono cifre che devono farci riflettere – ha aggiungo Vecchiola – e credo che sarà un problema in aumento perché c’è una crisi strisciante del comparto calzaturiero. Come Lions, siamo orgogliosi di aver potuto dare un contributo anche perché come mi ha riferito Don Pietro il nostro è stato un intervento quasi provvidenziale”. Perché, come ha spiegato lo stesso parroco, “c’era un ritardo nella consegna degli altri prodotti e siamo rimasti veramente sprovvisti. A volte abbiamo la pasta in quantità straordinaria, altre rimaniamo senza. Adesso sono arrivati latte e marmellate, tra qualche mese magari arriva il formaggio o altri prodotti”.

Presenti alla consegna anche Graziano Di Battista, presidente della locale Camera di Commercio, e Ercole D’Ercoli, primo cittadino del borgo della Valdaso. “Ci siamo trovati subito in sintonia – ha ricordato Di Battista -. È un momento dove si sta molto insistendo sulla bontà dei prodotti del territorio e per questo mi è venuto in mente subito il sindaco di Campofilone e la pasta che lì viene creata. Considerando che c’è chi ha il problema non tanto della qualità, quanto del poter mangiare, ci ha fatto piacere la proposta dei Lions e abbiamo aderito a questa iniziativa, dando il patrocinio. Un tema, che sembrava scomparsa da noi e che invece è presente ed è particolare, perché per noi è difficile mostrare questa condizione”.

“Come già detto – ha sottolineato il sindaco – è stato un lavoro di squadra e di raccolta di prodotti, per i quali la Caritas ci aveva fatto richiesta specifica. Abbiamo dato una mano, anche con tre ditte di pasta di Campofilone, per dare un segnale di forte vicinanza.”

“Tengo a precisare – ha concluso Vecchiola, che durante la consegna ha introdotto anche la professoressa Rita Felici – che il nostro service non rappresenta un fatto isolato perché tra l’altro verrà collegato con una serata di incontro, un meeting in programma per venerdì 28 settembre sul tema “La dieta mediterranea come patrimonio e modello nutrizionale nella promozione del vivere bene e tutela della salute”. Ad illustrare questo importante argomento abbiamo richiesto l’intervento di un relatore come il professor Massimiliano Donato Petrelli, dirigente medico della Clinica di Endocrinologia e malattie del Metabolismo Università Politecnica delle Marche” .

 


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