Il bypass di Molini è realtà. Nella mattinata, infatti, la Provincia di Fermo ha pubblicato il bando per l’assegnazione dei lavori di realizzazione di una bretella molto attesa dalla città capoluogo ma anche da tutto il territorio.
“Con molta soddisfazione siamo ad annunciare questo passaggio importante – ha affermato la presidente Moira Canigola -. È stato uno degli obiettivi posti da questo Consiglio sin dal suo insediamento, insieme ai lavori ad Amandola con la consegna avvenuta qualche mese fa. Ringrazio il consigliere Perugini che ha la delega alla viabilità ed il consigliere Malvatani che ha spinto e lavorato per la realizzazione di queste fasi, che sono state numerose, molto complesse e hanno avuto bisogno di tempi che chi guarda da fuori vede come elefantiaci, ma sono invece stati quelli strettamente necessari per arrivare a questo punto”.
Un ringraziamento particolare la presidente lo ha rivolto all’Ufficio Viabilità e alla Stazione Unica Appaltante, che hanno lavorato insieme. “Hanno fatto un vero miracolo da quando hanno ricevuto il plico della progettazione, fino alla pubblicazione. E va detto che nel frattempo, pur avendo come obiettivi prioritari queste due opere, ci è piombato addosso il terremoto e le difficoltà con le scuole, fino ad arrivare al crollo del tetto con il Montani”.
Ad illustrare le caratteristiche tecniche il funzionario Stefano Massetani. “Il nuovo tracciato è una strada di tipo C1 a due corsie, una per senso di marcia, implementabile a 4 corsie. Parte dalla rotonda bassa della Variante del Ferro, evita la Fermana Faleriense che passa dentro l’abitato, attraversa dei terreni non infrastrutturati e arriva fino all’altezza del Palazzo dei Produttori, il tutto per circa 1,6 chilometri. Il costo è di circa 4,9 milioni, interamente finanziato con fondi regionali ed ex Anas. Era partito con un progetto preliminare, è stata una fatta valutazione d’impatto ambientale in Regione che è durata circa 2 anni, poi avviata la procedura di variante urbanistica al Comune di Fermo, poi chiuso l’iter del progetto definitivo, pronto nell’aprile 2016 per essere posto in gara. Ma con il nuovo codice degli appalti non è stato più possibile dargli corso. Ci siamo così attrezzati per il progetto esecutivo, con una gara tra professionisti nella primavera 2017. Nel frattempo nel luglio 2017 la strada Fermana Faleriense è stata trasferita all’Anas. Così è stata fatta una convenzione con la Regione per poter utilizzare i fondi per la realizzazione di quest’opera. Una volta firmata abbiamo affidato l’incarico di progettazione a dei professionisti che a dicembre 2017 hanno prodotto il progetto esecutivo, costato 18.000 grazie al ribasso. Non siamo partiti subito perché doveva essere sottoposto a verifica (affidata a studio professionale esterno nel febbraio 2018, con l’iter conclusosi ai primi di settembre) e alla successiva validazione”.
A metà tracciato, ha rimarcato Massetani, è prevista la realizzazione di un’altra rotatoria che consenta anche di raccordare le abitazioni, le attività agricole e di capannoni esistenti.
La dirigente Lucia Marinangeli, intervenuta insieme al funzionario Maurizio Conoscenti, ha evidenziato il lavoro sinergico tra gli uffici provinciali. “Avevamo approfondito il progetto e Conoscenti è riuscito in tempi stretti a redigere il bando. Per la procedura aperta è stato scelto il metodo dell’offerta più vantaggiosa che prevede un punteggio di 100: 75 per l’offerta tecnica, 20 quella economica, 5 per eventuale offerta di riduzione dei tempi (non inferiore ad 810 giorni dei 900 previsti). La presentazione deve avvenire entro l’8 novembre alle ore 13, con apertura dei plichi il giorno successivo alle ore 9.30. È obbligatorio il sopralluogo. Tutte le informazioni potranno essere consultate sul nostro sito nella parte Gare e Appalti. Siamo soddisfatti e speriamo che si possa realizzare nei tempi previsti, anche per una riduzione di traffico presso zone già densamente abitate”.
“Il rammarico di quando ero presidente – ha aggiunto Perugini – è che abbiamo dovuto procedere all’appalto integrato, ma è subentrato nel frattempo il nuovo codice degli appalti che ha cancellato questa possibilità. Così abbiamo dovuto accollarci la progettazione definitiva, perdendo un anno e mezzo. Oggi mettiamo fine a questa lungaggine. In questa legislatura in questo settore le opere importanti erano due e siamo riusciti a farle partire entrambe: questo dimostra che questo Ente quando ha le risorse riesce a spenderle e a dare risposte. Siamo pronti anche ad andare oltre, per una collegamento con il nuovo ospedale di Campiglione”.
“Oggi è un giorno importante – ha concluso il consigliere Malvatani -. In neanche due anni di consiliatura è stato fatto tantissimo dalla Provincia e il ringraziamento va anche all’ingegner Pignoloni. Ci sarebbe bisogno anche del tratto del Lungotenna che dall’autostrada di Porto Sant’Elpidio arrivi qui, ma vedremo nel tempo. Per Fermo la cosa è importante, e parlo da consigliere comunale, perché mette in sicurezza gli abitanti di Molini Girola, che vivono con continui incidenti e file annose. Il 9 faremo l’apertura delle buste e verosimilmente all’inizio dell’anno partiranno i lavori. Il ringraziamento politico va alla presidente Moira Canigol, che ha fatto un grande lavoro”.
Un’opera strategica, quindi, che si inserisce nel dibattito sulle necessità infrastrutturali del territorio. “Anche nel discorso dell’area di crisi complessa – ha ricordato la Canigola – la viabilità rientra nel raggio degli interventi che devono essere portati avanti. Riteniamo, infatti, che lo sviluppo passa anche per una migliore rete viaria e non solo”.
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