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Stagione lirica,
al teatro dell’Aquila arriva Il Trovatore

FERMO - Il capolavoro di Verdi diretto da Sebastiano Rolli con la regia di Valentina Carrasco

 

 

La Stagione 2018/2019 della Fondazione Rete Lirica delle Marche debutta al Teatro dell’Aquila di Fermo con Il trovatore di Giuseppe Verdi, sabato 20 ottobre alle ore 21.00 (anteprima prelazione per studenti giovedì 18 ottobre, ore 17.00). Si tratta di una nuova produzione che vede sul podio della FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana e del Coro del Teatro Ventidio Basso Sebastiano Rolli; la regia dello spettacolo è invece affidata a Valentina Carrasco, emergente artista argentina che ha debuttato in Italia con successo nel 2017 alle Terme di Caracalla nella Carmen. Il cast vanta la presenza del talentuoso soprano marchigiano Marta Torbidoni come Leonora, come Manrico Ivan Defabiani, Simone Alberghini sarà il Conte di Luna e Silvia Beltrami Azucena.

“Il Teatro dell’Aquila di Fermo apre di nuovo le porte alla città per la nuova stagione teatrale 2018/2019 – afferma il Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro – ad inaugurare il cartellone artistico, nel segno del genio verdiano, “Il Trovatore”, opera cui compete l’apertura della nuova stagione ma anche l’avvio della piena operatività della Fondazione Rete Lirica delle Marche. Istituita agli inizi del 2018 come nuovo soggetto cui hanno aderito i partners già coinvolti nella Rete Lirica delle Marche, la Fondazione ha assegnato, fin dal suo nascere, al Comune di Fermo un ruolo di primo piano con la presidenza per il triennio 2018-2020 quale riconoscimento prestigioso dei risultati virtuosi conseguiti in quello precedente in termini di presenze, qualità artistica, capacità di reperimento di risorse e professionalità di gestione”.

“Grazie ad un impiego razionale delle risorse, la Fondazione – prosegue l’assessore alla cultura del Comune di Fermo Francesco Trasatti – ha consentito di offrire un cartellone più ricco, con ben tre opere – Il Trovatore, Così fan tutte e Falstaff – ed un concerto lirico-sinfonico organizzato in collaborazione con il Conservatorio Statale “G. B. Pergolesi” di Fermo quale nuovo partner. Anche la formazione lirica destinata alle scuole insieme al progetto “Opera Domani” – giunto nel 2019 alla sua 22esima edizione, connota sempre più Fermo come città di educazione alla lirica, nel network delle Learning Cities dell’UNESCO, in cui è seconda in Italia solo a Torino”.

“Motivo di orgoglio per la Fondazione – dichiara Igor Giostra, Presidente della Fondazione Rete Lirica delle Marche – poter portare avanti con quest’opera il lavoro già compiuto dalla Rete negli anni precedenti. Trovatore si staglia come uno dei maggiori monumenti musicali mai scritti nell’800, un’opera dalla forte passione, da forti sentimenti e contrasti. Siamo felici di poter presentare una produzione di grandissimo livello, caratterizzata da competenza, passione originalità. Un’opera tutta da vedere sperando che la passione che coinvolge questa produzione possa essere trasmessa al pubblico che accorrerà numeroso a vederla”.

“Come in molte opere di teatro romantico – spiega la regista Valentina Carrasco – l’amore non trionfa ma serve a mettere in evidenza l’angoscia vitale dei protagonisti e l’importanza della libertà. È su questo ultimo punto che abbiamo voluto mettere l’accento, dato che tutto il fascino che produce il personaggio di Manrico, tanto agli occhi del pubblico come degli altri personaggi, è appunto questa sua “indipendenza”, questa sua vita nomade che non si piega alle norme sociali prescritte, questa sua lotta impari contro tutti quelli che lo contrastano. Manrico – con le sue origini oscure, il suo coraggio, il suo valore ma anche le doti di poeta e cantore – incarna l’eroe romantico libertario per eccellenza. Ma Il trovatore – continua la regista – è anche un’opera dolorosa, per questo l’abbiamo ambientata un periodo di crisi violenta come quello delle lotte per la Liberazione: Manrico è quindi un giornalista clandestino schierato coi partigiani mentre il Conte, suo acerrimo nemico, dirige il ministero della propaganda, mentre Leonora, che sembra quasi tratta da un film di De Sica, resta attratta dallo spirito poetico e libertario dei partigiani e cerca di aiutarli, rappresentando così un motivo in più per loro rivalità, forse il più forte di tutti: l’amore”.

La stagione proseguirà con Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart diretto da Marco Moresco, con un allestimento interamente firmato da Pier Luigi Pizzi, coproduzione col Teatro Marrucino di Chieti, che debutta a Fermo sabato 24 novembre (anteprima il 22), per poi toccare Ascoli Piceno (1 dicembre, anteprima 29 novembre) e Fano (7 dicembre, anteprima il 5). Infine, chiusura del cartellone a febbraio 2019 con Falstaff di Giuseppe Verdi – coproduzione con il circuito OperaLombardia e il Teatro Marrucino di Chieti – diretto da Francesco Cilluffo per la regia di Roberto Catalano, altro giovane talento che si è distinto in importanti produzioni in Lombardia e in Sicilia. L’opera debutterà a Fano sabato 9 febbraio (anteprima il 7), poi sarà ad Ascoli il 16 (anteprima il 14) e a Fermo il 23 (anteprima il 21). Si tratta di tre capolavori del repertorio che dipingono infinite sfumature del sentimento nei toni del dramma, dell’opera buffa e della commedia moderna.


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