di Pierpaolo Pierleoni
Dopo la palma schiantatasi a terra sabato sera sul lungomare di Porto Sant’Elpidio, finendo sulla pista ciclabile fino a sfiorare le auto in sosta, anche le altre piante destano più di una preoccupazione. Il punteruolo rosso ne ha falcidiate a decine e basta percorrere la litoranea per notare la quantità di alberi di cui ormai non resta più che il tronco. Il tratto più critico è proprio la parte di lungomare dove si è verificato il cedimento dell’altra sera e dove si vedono piante infestate in serie, ormai senza chioma.
L’emergenza punteruolo è diffusa da anni a Porto Sant’Elpidio, come in diverse altre località costiere ed a più riprese sono stati effettuati abbattimenti di alberi irrecuperabili. Proprio in questo periodo dello scorso anno si erano effettuate verifiche del patrimonio arboreo, a seguito delle quali sono stati disposti interventi d’urgenza per rimuovere una ventina di alberi sparsi in diverse zone della città.
Un sopralluogo sul patrimonio verde del territorio comunale, in particolare sulla situazione critica delle piante del lungomare, è stato effettuato una decina di giorni fa. Al vaglio dell’Amministrazione comunale c’è un piano di abbattimento dei monconi di piante infestate, che come visto sabato possono anche rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità, da accompagnarsi ad una progressiva ripiantumazione futura.
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