Matria, rassegna che ricerca nuove prospettive e nuove possibilità d’identità per gli uomini e le donne d‘oggi, raggiunge il suo settimo appuntamento. Sempre sulla scia del rifiuto dello ius sanguinis e dello ius soli per definire l’essere umano, alla ricerca di un’identità che accolga l‘essere umano nella sua interezza anziché esiliarlo da sé stesso e dal mondo, Matria sostiene proprio a questo scopo la necessità di una vita activa del femminile, che si ribelli all’ormai vecchio e virulento modello identitario di patria e difesa dallo straniero, nonché a tutti i modelli di pensiero basati sulla forza e la violenza.
Stavolta l‘appuntamento sarà ospitato dalla città di Montecosaro, all‘interno di un gioiello raro come il Teatro delle Logge, il 28 marzo alle ore 21,15 e vedrà protagonista una donna, politica e scrittrice che ha sempre riflettuto sulla necessità di nuove identità per le nuove generazioni e soprattutto sull‘importanza per le donne di creare il proprio spazio d’azione e di politica: stiamo parlando di Luciana Castellina, che regalerà al pubblico tre avvincenti storie e spunti di riflessione sull‘apporto del femminile alla formazione della coscienza di sé e politica, con un intervento dal titolo “Amori Comunisti”.
Castellina é nata a Roma nel 1929, ha studiato Giurisprudenza alla Sapienza di Roma e ha cominciato subito la sua carriera come giornalista su Nuova Generazione e Il Paese.
Approdata alla politica del Pci nel 1963 grazie alla pasionaria Nilde Iotti, si allontana da Botteghe Oscure nel 1966 in quanto appartenente alla corrente di Ingrao. Arrestata piú volte durante manifestazioni di protesta, viene definitivamente radiata dal PCI e partecipa alla fondazione del quotidiano e movimento politico Il Manifesto.
Negli anni 80‘ viene eletta come eurodeputata inizialmente con il PdUP, ma aderisce poi al nuovo progetto politico di Rifondazione Comunista. Per il parlamento europeo, tra agli anni ’80 e ’90, si é occupata di cultura, nuove generazioni, istruzione, cinema e nuovi media, nonché delle relazioni dello stesso parlamento con le economie esterne.
Ha poi diretto con spirito di incrollabile pacifismo, assieme a Stefano Rodotà e Claudio Napoleoni, il settimanale Pace e Guerra, e ha fatto della necessità di raccontare la costruzione/costituzione dell‘Unione Europea (e l‘operato delle donne al suo interno) il suo baluardo, in libri come Cinquant’anni d’Europa – Una lettura antiretorica, Eurollywood. Il difficile ingresso della cultura nella costruzione dell’Europa e Europa 2.0 Prospettive ed evoluzioni del sogno europeo.
A Matria Luciana Castellina presenta tre racconti, che sono anche tre riflessioni e tre provocazioni, su coppie celeberrime della sinistra internazionale: Nazim Hikmet e Münevver Andaç, Argyrò Polikronaki e Nikos Kokulis e Sylvia e Robert Thompson, editi nel libro Amori Comunisti. Tre coppie segnate dalla passione politica, ma anche dalla lotta per la parità di genere e la creazione di un nuovo spazio identitario per la riuscita dei loro desideri e aspirazioni, politici e non.
La rassegna è promossa dalla Commissione Pari opportunità regionale, dal Consiglio Regionale delle Marche e da un Circuito di otto Comuni: Montegranaro, Amandola, Colmurano, Torre San Patrizio, Pedaso, Sarnano, Montecosaro, Urbisaglia. E’ Patrocinata dal Soroptimist di Fermo e con il libero contributo di Stamperia Bonassi, Quota CS Sport, Estetica la Coccinella, Eros Manifatture, Galleria Giò, Cherry&Cream. La Rassegna è nata da una libera idea della presidente della Commissione Pari Opportunità Meri Marziali ed ha la direzione artistica di Oriana Salvucci.
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