Il capogruppo di Fratelli d’Italia Giorgio Marcotulli torna sulle verifiche di vulnerabilità sismica dei plessi scolastici, tema su cui l’esponente di minoranza, insieme alla consigliera del Laboratorio civico Monica Genovese, aveva già sollecitato l’amministrazione comunale nelle scorse settimane. “Lamentai l’inefficacia nel portare a termine le indagini di vulnerabilità entro il dicembre 2018 e di non aver avuto il buon senso di farlo neanche entro la fine dell’anno scolastico. Sul tema era intervenuto anche il Laboratorio civico in consiglio comunale con un’interrogazione in cui il sindaco Franchellucci assicurava che il bilancio appena approvato contemplasse tale imminente impegno”.
Ma secondo Marcotulli le cose non stanno così. “Screditando l’attività di vigilanza dell’opposizione, Franchellucci mi accusava di speculare sul tema e confermava imminenti, entro 15 giorni, gli incarichi a professionisti già individuati per lo scopo. Di giorni ne sono passati circa 20 e sono oramai prossimi gli incarichi ma solo per le indagini geotecniche, propedeutiche sì alle indagini di vulnerabilità sismiche, ma comunque ben altra cosa e ben altra spesa.
Per quanto concerne le vere e proprie indagini di vulnerabilità sismica, previste dalla normativa indispensabili a rappresentare in maniera chiara la situazione dei nostri edifici scolastici, nulla è stato incaricato e cosa ancora più grave i soldi per farlo ancora non ci sono”.
Per effettuare le indagini su tutti i plessi servono secondo la stima di Marcotulli “circa 80.000 euro che nel capitolo di spesa non sono ancora disponibili. Il capitolo per finanziare tali indagini è quasi vuoti, in attesa di essere rimpinguato con le somme provenienti dalla vendita dei garage di via Po o dai lotti Pip della zona industriale.
I risultati delle indagini si presume non arrivino prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Le previsioni sulle somme da investire sull’edilizia scolastica sono state effettuate senza avere in mano i valori di vulnerabilità sismica utili anche per individuare le giuste priorità. Da professionista del settore e da padre non temo per l’incolumità di mio figlio in termini assoluti, la nostra edilizia scolastica non è eccessivamente remota, ma avrei sicuramente preferito avere la piena consapevolezza del livello di vulnerabilità e la certezza che le somme che verranno investite siano destinate alle priorità. Un buon sindaco non mente, una buona amministrazione sceglie le giuste priorità e una buona opposizione non smette di vigilare e denunciare tali situazioni”.
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