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Coronavirus, Lega Marche: “Regione consenta ai gestori delle spiagge di recarsi negli stabilimenti per la manutenzione”

LEGA - “Impedire il montaggio delle strutture e le attività preparatorie, che richiedono almeno un mese di tempo, significa infatti ritardare ulteriormente l’apertura estiva in un momento che già appare di devastante crisi per il settore balneare”

“Ad oggi ai gestori degli stabilimenti balneari marchigiani è proibito svolgere attività di manutenzione e di allestimento delle spiagge. Per molti di loro questo blocco, dovuto alle disposizioni governative per il contrasto al Coronavirus, rischia di essere un vero e proprio colpo di grazia in vista dell’eventuale apertura della stagione turistica. Per questo motivo la Lega ha depositato in Consiglio Regionale una mozione per richiedere alla Giunta regionale che almeno un operatore per stabilimento possa lavorare, in sicurezza e indossando adeguati dispositivi di protezione, alle manutenzioni e alle sistemazioni necessarie all’apertura dell’attività”.

Lo dichiara il Sen. Paolo Arrigoni, Segretario della Lega Marche per Salvini Premier, insieme ai consiglieri regionali Sandro Zaffiri, Mirco Carloni, Luigi Zura Puntaroni e Marzia Malaigia.

“Impedire il montaggio delle strutture e le attività preparatorie, che richiedono almeno un mese di tempo, significa infatti ritardare ulteriormente l’apertura estiva in un momento che già appare di devastante crisi per il settore balneare”, aggiungono gli esponenti della Lega. “Visto anche lo scarso interesse del Governo relativo ai problemi legati a tutto il settore del turismo, chiediamo al Presidente Ceriscioli e alla sua Giunta di fare né più né meno di quanto già disposto nei giorni scorsi in alcuni comuni costieri, come Vieste e Chioggia, e soprattutto in Emilia Romagna, dove la Regione ha specificato con una propria ordinanza che negli stabilimenti balneari e nelle relative aree di pertinenza l’accesso è consentito solo al personale impegnato in comprovate attività di manutenzione e vigilanze”.

“Considerando la vocazione fortemente turistica della regione Marche e in particolar modo dei comuni della costa si tratterebbe di un intervento di buon senso da emanare con assoluta urgenza”, conclude la Lega.


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