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Marina Palmense, in corso i lavori di ripascimento sommerso: compatibile il materiale scavato dal porto

MARINA PALMESE - Tutto il materiale scavato è risultato compatibile con l’intervento di ripascimento sommerso sia sotto gli aspetti qualitativi che quantitativi come certificato dalle Autorità preposte: inoltre vengono condotti monitoraggi pre, durante e post intervento.

Immagine di repertorio

Sono in corso in questi giorni, da parte della Regione Marche, i lavori di ripascimento a Marina Palmense. Con decreto del competente Servizio della Regione Marche (Decreto Dirigenziale n. 48 del 18 febbraio 2020, consultabile al sito www.norme.marche.it contenente anche la classificazione e le analisi della sabbia), infatti, ed il vaglio dell’Arpam, è stato autorizzato il progetto esecutivo dei lavori di escavazione dei fondali dell’imboccatura portuale del porto di Porto San Giorgio e del ripascimento di parte della spiaggia sommersa posta a sud dell’area portuale in località Marina Palmense.

Tutto il materiale scavato è risultato compatibile con l’intervento di ripascimento sommerso sia sotto gli aspetti qualitativi che quantitativi come certificato dalle Autorità preposte: inoltre vengono condotti monitoraggi pre, durante e post intervento. I sedimenti del porto sono stati preventivamente caratterizzati dal punto di vista fisico, chimico ed ecotossicologico e che tali determinazioni hanno consentito di attribuire loro la classe di qualità ambientale A, che è la migliore (e praticamente introvabile in qualsiasi altra struttura portuale delle Marche) e di rilevare che si tratta di vere e proprie sabbie, con contenuti di pelite (materiale fine) inferiori al 10%. Ciò significa che è un materiale del tutto identico a quello che costituisce la spiaggia di Marina Palmense nel tratto sommerso.

L’iniziale colore scuro è dovuto unicamente alla presenza di sostanza organica (resti di organismi animali e vegetali) che si stavano decomponendo sul fondale in condizioni anossiche (in assenza di ossigeno). L’esposizione all’ossigeno determina rapidamente il cambiamento di colore di tali materiali, rendendoli in poco tempo del tutto identici a quelli che costituiscono la spiaggia oggetto di ripascimento. Anche l’odore forte è attribuibile unicamente all’abbondanza di sostanza organica. Le percentuali di pelite molto contenute consentiranno ai materiali di sedimentare in poco tempo, non preventivamente calcolabile perché, chiaramente, influenzato dalle correnti. I lavori dovevano essere eseguiti fino al 30 aprile ma, a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19, hanno subìto uno slittamento e termineranno il 31 maggio per riprendere definitivamente nel mese di ottobre 2020.

“Un intervento del tutto compatibile con la natura della nostra sabbia – le parole dell’assessore Mauro Torresi – che ci permetterà di recuperare sempre più spiaggia, per incrementare, non appena usciremo da questa emergenza, l’offerta turistica della costa fermana e di Marina Palmense in modo particolare”.

“Si tratta di un intervento in questo caso della Regione per Marina Palmense, intervento tecnicamente e naturalisticamente conforme alle norme. Come Amministrazione Comunale ricordo le opere che abbiamo realizzato e stiamo realizzando per questo quartiere – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Ingrid Luciani – come le scogliere verso sud (intervento di 1,6 milioni di euro, quasi ultimato), la strada parallela alla ferrovia con l’imminente intervento di depolverizzazione e il ponte ciclopedonale Fermo-Porto San Giorgio, il cui cantiere ha ripreso le sue attività dopo la sospensione emergenziale e che sta proseguendo”.


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