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Indice di sportività Coni
Marche, Fermano leader nella
ripartenza post Covid

SPORT - L'indagine sul Comitato Olimpico regionale delinea la nostra provincia tra le più attive nella ripresa dei campionati dopo il lock down. Per tasso di attività risulta la numero 26 a livello nazionale. Il commento sui dati da parte del presidente dello sportello marchigiano, Fabio Luna

Fabio Luna, presidente del Coni Marche

FERMO – Le Marche si affermano ancora una volta come terra di sport, confermando un buon tasso di sportività nonostante l’onda d’urto del Covid, che ha pesato su campionati e grandi eventi. È la fotografia che emerge dall’annuale classifica sull’indice di sportività delle province italiane, stilata ieri da un noto quotidiano a tiratura nazionale.

Nel quadro complessivo finale, quattro province su cinque si posizionano ben sopra metà classifica, ed i risultati vengono commentati dal Coni regionale. Migliore performance regionale Macerata: settima, seguita da Ancona al 17esimo posto e poi Fermo al 26esimo e Pesaro-Urbino al 30esimo. Solo Ascoli Piceno scivola al 71esimo posto.

Anche nell’analisi di dettaglio sono diverse le voci nelle quali le Marche emergono. Ottimo il risultato di Fermo, prima provincia italiana nella classifica sulla “Ripresa dei campionati” dopo lo stop del lockdown, seguita da Ancona al sesto posto. Notevoli i posizionamenti delle province marchigiane per quanto riguarda la classifica sul rapporto “Squadre e territorio”, con Ancona medaglia d’argento, seguita da Fermo e Macerata (settima e nona), poi Ascoli Piceno (31) e Pesaro-Urbino (49).

Marche all’avanguardia per la parità di genere e per lo sport rivolto ai bambini con l’interessante posizionamento per gli “Sport femminili” di Fermo ed Ancona, nella “top five”, (seconda e quarta) seguite da Macerata (14). E per i più piccoli Ancona si posiziona settima. Bene ancora Ancona su “Sport e cultura” dentro le prime dieci (ottavo posto).

Bene il piazzamento per la “Struttura sportiva” nel suo complesso, ben sopra metà classifica: Pesaro-Urbino (21), Ancona (30), Macerata (34), seguono Ascoli Piceno (45) e Fermo (64) ed anche per il rapporto “Sport e società”, con Ancona al 19esimo posto, Macerata al 25esimo, Fermo al 40esimo, Pesaro-Urbino 43esimo ed Ascoli Piceno al 51esimo. Da sottolineare poi il buon risultato di Pesaro-Urbino (13) e Macerata (19) per quanto riguarda “l’Attrattività dei grandi eventi italiani ed internazionali”.

Le province marchigiane eccellono poi nelle singole discipline sportive, con Ancona prima d’Italia per quanto riguarda gli “Sport indoor” e Macerata medaglia d’oro nel “Volley” e d’argento nel “Calcio dilettanti”. Ancora: Ancona sesta negli “Sport outdoor individuali”, seguita da Macerata (14) e Pesaro-Urbino (16), mentre Macerata conquista il podio con la medaglia di bronzo per quanto riguarda gli “Sport di squadra”. Fermo è sesta nell’ “Atletica”. Buono il risultato anche negli sport dilettantistici con Ancona (6) e Macerata (11).

Lo sport della regione, dunque, resiste all’onda d’urto del Covid, nonostante le province marchigiane abbiano risentito non poco delle misure di contenimento del contagio. A soffrire di più l’effetto Coronavirus la provincia di Ancona al 22esimo posto, seguita da Fermo al 25esimo, poi Pesaro-Urbino (38), Macerata (44) ed Ascoli Piceno (46). La provincia che ha visto maggiori cancellazioni di grandi eventi è stata Macerata al 26esimo posto, seguita da Pesaro-Urbino 31esimo, poi Ancona 42esimo, Fermo 47esimo ed Ascoli Piceno 51esimo.

«I dati dimostrano che le Marche hanno saputo affrontare con forza le difficoltà dovute al Coronavirus, che pure non è stato indenne per le società sportive della regione – afferma con soddisfazione il presidente del Coni Marche, Fabio Luna –. Questo è stato possibile grazie alla presenza di un sistema sportivo solido, ben organizzato e con una lunga tradizione. Raccogliamo questi risultati grazie all’impegno ed alla professionalità degli addetti ai lavori marchigiani: dal Coni alle società ed associazioni sportive del territorio, che non si sono tirati indietro ed hanno dato il massimo anche in un momento complicato ed inedito come quello che abbiamo attraversato e che ancora non è concluso».

 


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