«Cosa si intende fare per il centro storico di Fermo?». E’ quello che si domanda Renzo Interlenghi, capogruppo Fermo Capoluogo #FermoFutura, con l’interrogativo rivolto, ovviamente, all’amministrazione comunale di Fermo.
«Siamo consapevoli del fatto che sia quanto mai difficile arginare il fenomeno dello spopolamento dei centri storici in generale, a meno che non si tratti di città o paesi assolutamente proiettati, in maniera strutturale, verso un turismo di massa che non si può creare dalla sera alla mattina. Fermo è una città di servizi e di scuole, oltre ad essere baricentrica rispetto ad importantissimi distretti artigianali e, in parte, industriali. Per mantenere vivo il centro storico – la ricetta di Interlenghi – vi sono solo due sistemi, mantenere le scuole, la vivacità che ne comporta l’affluenza quotidiana di studenti e lavoratori del settore, e insediare uffici pubblici. Se il commercio si sta spostando sempre più verso le periferie, tanto che chi può si trasferisce, con costi a volte esorbitanti, all’interno dei centri commerciali mentre altri addirittura chiudono, ovvero adottano sistemi di apertura a scacchiera temporale, i settori trainanti l’afflusso di persone sono solamente quelli sopra indicati: scuole e uffici pubblici e la preoccupazione aumenterà quando l’ospedale si trasferirà a Campiglione».
«Fermo è la città capoluogo della Provincia, ne abbiamo fatto la base del nostro programma elettorale, e come tale deve comportarsi. Non servono le cariche per raggiungere i risultati, accordi politici con chi comanda al momento, né esaltare in maniera abnorme i propri risultati, attraverso un circo mediatico, ed uso questo termine perché proprio il circo è stato il tema scelto da questa maggioranza, in occasione del recente periodo natalizio, volto al camuffamento della realtà. Si cerca di incentivare il turismo, ma se vediamo oggi la Piazza del Popolo deturpata dalla sporcizia del fango, dall’ingombro di macchine e mezzi meccanici, per non parlare delle piste di ghiaccio (tra l’altro in voga in ogni città), di tendoni da circo, utili ad occupare spazi che altrimenti sembrerebbero vuoti, si rimane esterrefatti da tanta incuria e sciatteria. Occorre un nuovo piano del traffico e rivedere il sistema dei parcheggi a pagamento che, come più volte abbiamo denunciato è in perdita costante da diversi anni per circa 70 mila euro all’anno. Tutte risorse che, se meglio investite dall’Asite, potrebbero portare beneficio ai cittadini. Leggiamo, quotidianamente, il mantra degli obiettivi raggiunti da questa amministrazione. Mi chiedo fino a quando, questa maggioranza, crederà di poter continuare a non dire ai propri elettori quale è la realtà dei fatti».
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