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Valutazione delle Aree Vaste: Fermo fanalino di coda

SANITA' - Pubblicato il report dell'Asur sull'operato dei direttori generali (per l'Area vasta 4 Roberto Grinta). Ancona e Pesaro ai primi posti, con 20 punti di stacco dal Piceno, prima della zona centro sud

 

 

Il direttore dell’Area vasta 4, Roberto Grinta

 

 

di Luca Patrassi

Valutazione annuale dell’Asur, dei risultati ottenuti dai direttori delle Aree Vaste, pubblicata la tabella 2021.

 

Fosse stato un campionato di calcio, c’è chi sarebbe stato a un passo dalla retrocessione, come l’Area Vasta 4, ultima in classifica, preceduta di soli 3 punti dall’Area Vasta 3 (Macerata) e da poco più di 5 dall’Area Vasta 5  (Ascoli). Comunque tutte e tre a distanza siderale dalla zona di testa: Area Vasta 1 (Pesaro) e Area Vasta 2 (Ancona).

 

Il dottor Remo Appignanesi

Subito dopo Natale, il terzetto che guida la oramai ex Asur regionale – la direttrice generale Nadia Storti (in corsa per la nomina a Torrette, una tecnica evidentemente amata sia dal centrosinistra che dal centrodestra), il direttore amministrativo Pierluigi Gigliucci (proveniente dal fabrianese, territorio molto amato dal centrodestra e dal centrosinistra e in predicato di passare a Macerata), ed il direttore sanitario Remo Appignanesi, ormai con la valigia in mano per tornare nel Piceno  – ha pubblicato il corposo documento che elenca la valutazione dei direttori generali, punteggi finali ed una serie infinita di elementi di valutazione in base agli obiettivi raggiunti, servizio per servizio, assistenza territoriale, ospedaliera, prevenzione e via elencando.

 

Ed allora,partendo dal Nord: il direttore dell’Area Vasta 1 ha avuto 82.48 punti, il direttore di Area Vasta 286.08, il direttore della Area Vasta 3  64.90, il direttore dell’Area Vasta 4 Roberto Grinta 61.40 ed infine il direttore della Area Vasta 5 Massimo Esposito con 66.90.

 

I parametri di valutazione si fondano su due macroelementi: tecnici finanziari (tetto di spesa per la farmaceutica, spesa per il personale, taglio del precariato, tempo di pagamento)  e l’appropriatezza  organizzativa e l’efficienza legati agli obiettivi sanitari. Diverse decine le voci presenti nell’elenco utilizzato per la valutazione: parecchie – anche nel caso del Fermano – le caselle segnate con il bollino rosso, a marcare obiettivi non raggiunti. Come si dice, auguri per l’anno prossimo.

 


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