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Operazione antidroga a Lido Tre Archi: eseguite altre due misure cautelari per spaccio di stupefacenti

FERMO - I destinatari sono due giovani, poco più che ventenni, ritenuti dei sodali del gruppo dedito allo spaccio di stupefacenti. L'ordinanza del Gip ha emesso un divieto di dimora in tutti i territori delle province di Fermo e Ascoli Piceno

di redazione CF

Operazione “Lido Tre Archi”, la Questura di Fermo continua ad assestare colpi alla criminalità dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. E come era prevedibile, ci sono ulteriori strascichi all’operazione che porta il nome di uno dei quartieri più attenzionati dalle forze dell’ordine, su scala regionale.

Dopo la maxi operazione, il sequestro di ulteriore droga e una casa nuovamente sgomberata ieri pomeriggio e l’altro sequestro di droga a Porto Sant’Elpidio da parte delle Volanti ieri notte, questa mattina la Squadra Mobile della Questura di Fermo, nel corso della mattinata di oggi ha, infatti, dato esecuzione ad un’altra misura di custodia cautelare in carcere, nell’ambito dell’operazione “Tre Archi”.

Il destinatario è un giovane magrebino, poco più che ventenne, ritenuto uno dei sodali del gruppo dedito allo spaccio di stupefacenti, interessato nella notte di lunedì 18 settembre scorso dall’esecuzione di altri provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria fermana. L’arresto è avvenuto grazie a servizi di appostamento e pedinamento operati dagli agenti della Squadra Mobile che lo hanno sorpreso nel centro del comune di Porto Sant’Elpidio. L’uomo, circondato e colto di sorpresa, non ha opposto resistenza ed è stato tradotto in carcere.

I sequestri della Polizia dopo l’operazione “Lido Tre Archi”

Nel pomeriggio di ieri, inoltre, la Squadra Mobile ha eseguito un’altra misura cautelare nei confronti di un appartenente al medesimo sodalizio Si tratta di un giovane di appena 20 anni, nato in Italia da genitori nord africani. L’attività continua della Squadra Mobile sta dunque “stringendo il cerchio” nei confronti dei destinatari delle misure cautelari, con continui controlli e ispezioni in abitazioni e casolari abbandonati, ricorrendo a reparti specializzati e cani da ricerca, nonché al contributo degli uomini della Squadra Volante della Questura, tanto che il giovane sentendosi prossimo all’individuazione ha preferito venire spontaneamente in Questura e consegnarsi alla Polizia di Stato, onde evitare aggravamenti della sua posizione.
In base all’ordinanza cautelare richiesta dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Fermo ed ottenuta dal Giudice per le Indagini Preliminari, il giovane, residente nel maceratese ma attivo a livello di reati soprattutto nella provincia fermana, è stato sottoposto – recita l’ordinanza del Gip – al “divieto di dimora in tutti i territori delle province di Fermo e Ascoli Piceno”. Inoltre, lo stesso è gravato dall’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.
Sono nel frattempo in corso gli accertamenti di Polizia Scientifica del copioso materiale rinvenuto durante le numerose perquisizioni effettuate dalla Polizia di Stato la notte di lunedì scorsoi e verifiche sulle armi bianche sequestrate. L’Ufficio Immigrazione della Questura sta, altresì, valutando la posizione di regolarità sul territorio nazionale di alcune persone straniere rintracciate dagli agenti il lunedì nel corso dell’attività di perquisizione di immobili.

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