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«Da sindaco e maggioranza uno spettacolo imbarazzante. Si cambi almeno il presidente»

PORTO SAN GIORGIO - Pomo della discordia la discussione consiliare sulle tamerici. Interviene il segretario comunale Pd, Michele Amurri che ne ha per Vesprini, consiglieri di maggioranza e presidente del Consiglio

Michele Amurri

«Nuovo Consiglio Comunale, vecchio spettacolo imbarazzante ed offensivo. Martedì 28 novembre, la nostra città ha assistito malauguratamente all’ennesima pessima figura di una maggioranza ormai in preda alla confusione e che, non riuscendo ad entrare nel merito delle questioni, la butta in caciara». E’ la critica mossa dal segretario comunale Pd di Porto San Giorgio, Michele Amurri.

«Durante la discussione, l’Amministrazione avrebbe dovuto dare risposte coerenti, sincere ed esaustive sulla questione arborea legata al nuovo lungomare. Erano presenti, tra l’altro, molti esponenti dei comitati che si sono visti apostrofare come l’ennesimo “impiccio”. Ben peggiore è stato il trattamento riservato ai consiglieri di minoranza. Il sindaco Vesprini così come i suoi sodali, che nei vari interventi hanno sostenuto intenzioni diverse rispetto alla realtà dei fatti (ad esempio il computo metrico dove c’è scritto chiaramente dell’abbattimento delle tamerici o la consigliera che imputa erroneamente il taglio delle palme per fare parcheggi a piazza Bambinopoli, a chi c’era due anni fa) o addirittura hanno fatto passare lo studio di fattibilità della precedente Amministrazione (predisposto perché requisito necessario per partecipare al bando), come un progetto definito e “chiuso”. Nel suo intervento il sindaco non ha mai dato motivazioni circa la scellerata scelta progettuale sul lungomare sud. Invece di continuare a fare dietrologie, lo sport preferito dal sindaco e da tutta la maggioranza, e nascondersi dietro ad evasive dichiarazioni, Vesprini spieghi alla città, una volta per tutte, la motivazione tecnico progettuale che porterà al taglio ed estirpazione del filare di tamerici. Una narrazione completamente distorta che getta fumo negli occhi dei cittadini sangiorgesi che, ogni giorno di più, si stanno rendendo conto dell’inadeguatezza amministrativa di chi guida la nostra città senza rispetto né memoria storica».

«Un Consiglio Comunale tra l’altro infarcito di strafalcioni di ogni tipo e con la ciliegina (l’ennesima) del Presidente che, a microfono ancora acceso, schernisce la minoranza in barba all’educazione e soprattutto al suo ruolo super partes. Sarebbe ora che sindaco e consiglieri facciano una seria riflessione sull’opportunità di individuare un Presidente del Consiglio all’altezza del ruolo. Se la sostanza non c’è, almeno recuperassero la forma».


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