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Le Vele di San Ruffino, dove lo sport s’intreccia con il turismo per far rivivere l’entroterra (Videointervista)

AMANDOLA – Torna la tradizionale regata, arrivata alla quindicesima edizione, che ha come obiettivo quello di far conoscere la cultura e l'enogastronomia della comunità montana. Appuntamento per l'11 e il 12 maggio con le categorie Optimist e Ilca

di Matteo Malaspina

Lo sport come volano turistico per i Comuni dell’entroterra fermano che puntano su eventi e manifestazioni per lasciarsi alle spalle i problemi del sisma e dello spopolamento. Le Vele di San Ruffino, il tradizionale appuntamento giunto alla quindicesima edizione, torna l’11 e il 12 maggio nel lago di San Ruffino e, ad ospitare l’evento, quest’anno sarà il comune di Amandola.

«Una manifestazione di sport, dove la vela è la protagonista, ma che si intreccia con il turismo di grande qualità con finalità enogastronomica per conoscere il nostro territorio – spiega l’ideatore Stefano Castori -. Appuntamento che vede coinvolte molte associazioni, dalla Cna alla Carifermo, dalla Camera di Commercio fino al Consorzio di Bonifica e ai Comuni limitrofi al lago, con il patrocinio della Regione Marche».

Stefano Castori

«Si parte il venerdì pomeriggio con un allenamento sportivo, poi appuntamento al sabato dalle 14.30 con le gare dove parteciperanno circa 40 imbarcazioni da tutta Italia. Si chiuderà domenica con la partenza alle ore 12 – illustra il programma Carlo Iommi della Lega Navale di Porto San Giorgio e membro della Federazione Italiana Vela -. A gareggiare per la categoria Optimist saranno i ragazzi fino ai 14 anni, mentre per la Ilca i più esperti. Ci saranno anche gli Openskif, una classe per giovani che si caratterizza per le vele trapezioidali delle imbarcazioni»

Un evento che ha lo sport al centro ma che contiene tanto altro, con un’estemporanea di pittura a bordo lago, un reportage fotografico, passeggiate naturalistiche, trekking a cavallo, mercatini e visite ai musei e ai luoghi di cultura. «Un evento territoriale che fa promozione a 360 gradi» commenta il sindaco di Monte San Martino, Matteo Pompei, a cui seguono le dichiarazioni del primo cittadino di Santa Vittoria in Matenano, Fabrizio Vergari: «Il nostro è un territorio gravemente ferito dal sisma e sofferente per lo spopolamento in atto. Eventi come questi sono fondamentali». Il vicesindaco di Amandola, Giuseppe Pochini punta il focus sulla natura, dicendo che la vela è «uno sport che non disturba la flora e la fauna e appuntamenti come questi vanno valorizzati», mentre il primo cittadino di Montefalcone Appennino, Giorgio Grifonelli parla di come «i campanilismi non ci sono perché il lago ha sempre unito le comunità limitrofe».

Interventi anche dall’assessore al turismo del comune di Fermo Annalisa Cerretani che rilancia l’idea di una collaborazione turistica mare-monti, e del presidente Cna Fermo, Emiliano Tomassini che parla di «esempio che deve spingere a creare altre manifestazioni di questo genere». Presente, in conferenza stampa, anche il consigliere regionale Marco Marinangeli.

(spazio promo-redazionale)

Il consigliere regionale Marco Marinangeli con Stefano Castori


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