di Alessandro Giacopetti
L’edificio del Centro di formazione professionale Artigianelli, vicino alla chiesa del Carmine, custodisce una importante testimonianza di quello che era l’antico Teatro Romano di Fermo e che da il nome alla via situata poco distante (via del Teatro Antico). Parti di quella che doveva essere una imponente costruzione architettonica, infatti, sono oggi visibili all’interno di un cortile del palazzo. E proprio ad una sua apertura si sta lavorando in vista di Fermoattivo, esposizione a cielo aperto di pittori e fotografi nello scenario naturale offerto dalla città di Fermo. L’iniziativa turistico-culturale in programma il 29, 30 aprile e il primo maggio, è ideata e realizzata da Claudio “Bibi” Iacopini in collaborazione con l’associazione Il Bianco e il Comune di Fermo.
Nel cortile, oltre alle antiche arcate è presente l’ingresso di un cunicolo di origine romana nel quale ancora oggi scorre acqua addotta attraverso diverse prese, da quello che un tempo era il sottosuolo del teatro. Acqua che, secondo le ricerche svolte, sarebbe andata a finire in una cisterna che avrebbe alimentato una fontana poco distante. Segni della presenza di un rosone di una fontana sono ancora visibile oggi agli occhi attenti dei passanti, nella parete esterna attigua all’ingresso dell’Istituto Artigianelli. Tale acquedotto segue l’andamento dell’emiciclo del teatro ed è stato esplorato nel 1995 dal Gruppo Speleo del Club Alpino Italiano di Fermo, per almeno 90 metri. Poi, a causa di un restringimento non è stato possibile proseguire. Sulla presenza di questo condotto scrivono sia lo speleologo Massimo Spagnoli, del Gruppo Speleo, in un suo libro, che nel 1859, l’Avvocato Gaetano De Minicis, socio onorario dell’Istituto Archeologico di Roma.
Tutto fa pensare che questo antico e storico spazio del capoluogo tornerà ad essere visitato da fermani e turisti in occasione di Fermoattivo.
Attraverso appositi cartelli il percorso della manifestazione sarà segnalato e saranno fornite indicazioni storiche sia sui luoghi che sui personaggi che vi hanno vissuto. Fermoattivo prevede anche l’apertura di palazzi importanti del centro, sia pubblici che privati in un percorso che dalla torre Matteucci, lungo il Corso di Fermo, dove avverrà l’inaugurazione ufficiale, porterà al chiostro dei Carmelitani e ai cortili di palazzo Erioni-Falconi e Palazzo Azzolino, per poi scendere in via Recanati e via Catalani fino alla sede della contrada Fiorenza e al torrione in largo Antonia Benzoni. Quindi il percorso proseguirà su via Mameli, dopo aver coinvolto Largo Mora, antistante l’ingresso della chiesa di San Francesco. Attraverso via Garibaldi e via Don Minzoni si arriverà alla chiesa di San Girolamo per poi percorrere via Giacomo Leopardi e prima di giungere alla relativa statua di fronte al Liceo Classico, risalire verso piazza del Popolo dalla suggestiva via Porti e quindi via Anton di Nicolò per trovarsi accanto a Palazzo dei Priori. In piazza del Popolo oltre a degustazioni, esposizione di auto d’epoca (sabato 29 aprile dalle 15 alle 18) e installazioni varie, ci sarà l’ArtJazzBus che grande curiosità e interesse ha riscosso nelle scorse edizioni.
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