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Tra la neve fermana, la ricetta di Bossa
in vista del Castelfidardo

SERIE D - Il difensore classe '90 effettua il metaforico conto alla rovescia alla volta della prima sfida del nuovo anno solare. Il recupero della gara di vertice contro il San Nicolò potrebbe andare in scena mercoledì 18

Le condizioni dello stadio “Bruno Recchioni” due mattine fa

FERMO – Arrivato sotto al Girfalco a novembre dello scorso anno, il difensore partenopeo classe 1990 Francesco Bossa ha subito instaurato un rapporto speciale con la città di Fermo e la Fermana. Ad oggi, con Comotto e Ferrante, rappresenta il baluardo di uno dei migliori pacchetti arretrati dell’intero girone F della Serie D. Domenica i gialloblù di mister Destro saranno chiamati a riprendere l’attività agonistica del 2017 in quel di Castelfidardo, dopo il rinvio causa neve che qualche giorno fa ha impedito a Molinari e compagni di giocare al “Bruno Recchioni” l’attesissima sfida con il San Nicolò, che sarebbe stato in teoria il primo impegno ufficiale dopo la sosta natalizia.

Sfida che potrebbe essere recuperata mercoledì 18 Gennaio, motivo per il quale il d.g. Conti si era adoperato in settimana per chiedere ai fisarmonicisti l’anticipo al sabato che le avrebbe regalato un prezioso giorno di riposo in più. Anticipo che non è stato accolto dalla società ospitante, dunque gialloblù e biancoverdi scenderanno regolarmente in campo, come da calendario, domenica 15 gennaio alle ore 14:30.

Proprio a Castelfidardo, poco più di dodici mesi fa, Bossa aveva siglato il suo (finora) unico gol in maglia canarina: proprio da quell’emozione si è ripartiti per analizzare insieme lo stato della truppa canarina, ansiosa di tornare al più presto al calcio giocato. “E’ uno dei ricordi più belli da quando sono qui: gonfiare la rete è sempre qualcosa di speciale e spero anzi di potermi ripetere presto. Quest’anno ancora non mi è riuscito, non sarebbe male ricominciare da dove ho lasciato – ha dichiarato il tostissimo centrale – a parte gli scherzi, siamo un gruppo fantastico. Non vediamo l’ora di ricominciare”. Un campionato in cui, seppure a fari spenti, partita dopo partita, la Fermana ha conquistato il vertice della graduatoria.  “E’ stato proprio questo spirito, unito alla grande coesione dello spogliatoio, la nostra forza in questa prima parte. Umiltà, lavoro, sacrificio sono le parole che ci hanno guidato lungo tutto il cammino. Non ci sentiamo i più forti, non ci aspettavamo il primato. Ma sappiamo con quanto impegno abbiamo preparato ogni gara ed è su quella strada che vorremmo continuare”.

Il Castelfidardo ha già avuto modo di scendere in campo e di rompere il ghiaccio dopo le feste affrontando sul neutro di Monte San Giusto il Monticelli: una rete dell’ex canarino Iotti li ha condannati al primo dispiacere dell’anno. “Ci può stare che i biancoverdi abbiano maggiormente il ritmo partita rispetto a noi, ma non ci faremo cogliere impreparati. Stiamo già studiando bene tutti i dettagli dei nostri avversari, anche se, visti gli assenti e le variabili particolari, non si può considerare la sfida di domenica scorsa più di tanto attendibile. Sappiamo che i nostri avversari sono una compagine rognosa, da prendere con le molle. Hanno cambiato molto a dicembre e vorranno di certo riscattarsi. Noi abbiamo riattaccato subito la spina dopo aver preparato minuziosamente il match con il San Nicolò, poi rinviato nel week-end. Ci aspettiamo che Pigini e compagni provino a renderci la vita difficile. Come ha ripetuto il mister, guai a sottovalutarli, dovremo affrontare una battaglia per strappare il risultato. Non abbiamo mai guardato la classifica e non lo faremo ora – ha concluso Bossa – mantenendoci umili, lavorando sui nostri errori e dando tutto ogni volta che veniamo chiamati in causa sappiamo che è l’unico modo per toglierci delle soddisfazioni. Sono pienamente soddisfatto della scelta che ho fatto in estate rimanendo qui: Fermo è una piazza importante, che, lungi da ogni retorica, merita davvero scenari più prestigiosi. Dopo una stagione bella come quella dello scorso anno, con un gruppo di compagni così affiatati e uniti, non si poteva non continuare a provare a coronare il sogno di un’altra stagione ambiziosa in questo ambiente speciale”.

 

La porta sotto la curva Duomo e sullo sfondo la Tribuna laterale, il tutto nella mattinata di martedì


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