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Lucio Doria, i “Frammenti” dell’anima e il sostegno ai cittadini di Amatrice

PORTO SAN GIORGIO – Presentazione del libro giovedì 19 gennaio nella Libreria Mondadori insieme al giornalista Massimo Del Papa. Il ricavato delle vendite alle popolazioni colpite dal terremoto

 Giovedì 19 gennaio, alle ore 21,30 nella libreria Mondadori di Porto San Giorgio, si terrà la presentazione del libro di Lucio Doria “Frammenti”. Oltre all’autore interverrà il giornalista Massimo Del Papa, con musiche di sottofondo a cura di Dario Aspesani e con le voci narranti Daniele Falconi e degli stessi Doria e Del Papa.

Si tratta di una raccolta di poesie con raffigurazioni fotografiche composite, in bianco e nero, aforismi e brevi racconti, con la quarta di copertina che raffigura un quadro dell’artista pittore e scultore Paolo Sistilli.

Particolare importante è che Doria ha deciso di devolvere metà del ricavato delle vendite a favore dei terremotati della città di Amatrice.

E per comprendere meglio le caratteristiche dell’autore, ci affidiamo ad una riflessione di Danila Angelici, docente di Lettere all’istituto Tecnico Tecnologico Statale “Montani” di Fermo: “Personaggio ieratico, con una originale solennità, tutta composta all’apparenza, ma con un incedere sostenuto e velato, di sana sicumera. Personaggio istrionico con atteggiamenti seduttivi ed emotivamente impulsivi, modalità teatrali, alla continua ricerca di novità per completare la sua poliedrica personalità.

Un filosofo che ama lo stupore, l’inquietudine, specialmente quando si scaglia contro l’odiosa mediocrità umana. Eccentrico, un saggio moderno, un Giordano Bruno con l’anelito all’infinito con l’eroico furore a disprezzo dell’Ipse Dixit. Doria, viziato dal suo stesso talento d’artista, nei suoi scritti, pur convivendo con le inquietudini sociali del nostro tempo, non rinuncia ad esplorare le gallerie dell’anima, optando, con risolutezza per un personale realismo intimista e per un’accorata fusione tra lo stile letterario e il tono colloquiale.

La libertà dell’individuo, contro ogni convenzionalismo ed ogni parata ipocrita, diventano i capisaldi delle sue opere, conditi da critica sociale ed indagine psicologica. Doria disdegna le strade battute, cerca ragioni inesplorate, vive nella sua indipendenza, percepisce in modo inconsueto perché prova a creare concordanze, tra il mondo in cui vive e il mondo in cui vive lui.

Alcuni autoritratti sono delineati entro spazi vitali su cui si riverberano sogni e conflitti interiori. Un’opera che invita alla riflessione in ogni sua pagina, suggerendo come trasformare i casi della vita in emozionanti avventure, autoanalisi, revisione critica individuale ed esistenziale. La scrittura si dipana in una forma originale e vivace che cattura efficacemente la ‘nuvolosità variabile’ del Doria”.


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