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Ricostruzione pesante e leggera:
15 progetti approvati dalla Regione
“A ottobre casette in tutti i Comuni”

SISMA - Il governatore Luca Ceriscioli ha fatto il punto presentando un video e una brochure sugli interventi per riparare i danni del terremoto. "Sembrano pochi ma sono i primi in Italia. Segno che il sistema è più lento delle carte e delle ordinanze. Siamo vicini a Rinaldi e a tutti gli altri sindaci scoraggiati"

La vice presidente Anna Casini, il presidenteLuca Ceriscioli e il direttore Cesare Spuri presentano il piano della ricostruzione pesante

Il governatore Luca Ceriscioli al centro

 

di Emanuele Garofalo

Entro fine ottobre, tutti i Comuni colpiti dal sisma avranno le casette, ma per ora solo 15 progetti per la ricostruzione “leggera” sono stati approvati dalla Regione. “Per quanto sembrino pochi, sono comunque i primi in Italia. Segno che il sistema è più lento delle carte e delle ordinanze che vengono approvate a sprone battuto” commenta il governatore Luca Ceriscioli. Emergenza e ricostruzione, la Regione è tornata a fare il punto sul sisma. L’occasione è stata l’avvio della ricostruzione pesante. Su macerie e casette, secondo Palazzo Raffaello, non si poteva fare prima: hanno aspettato i Comuni. “Le acquisizioni delle aree, il fabbisogno e il layout delle casette dovevano essere approvati dai Comuni e questo è stato finito ora, a maggio, poi tocca all’Erap fare la gara e le opere di urbanizzazione. E’ chiaro che la consegna delle Sae non può avvenire a giugno. Di macerie ne abbiamo già trattate 42 mila tonnellate, ma anche qui abbiamo sollecitato i Comuni ad approvare i piani comunali delle macerie, per capire a quale percentuale di smaltimento siamo arrivati” aggiunge Ceriscioli. Dopo aver presentato il piano per i danni di tipo “B” (leggi l’articolo sull’accesso ai finanziamenti), ora si passa agli edifici distrutti.

Un video e una brochure per spiegare cosa è e come funziona la ricostruzione pesante. Quella cioè che interessa immobili a destinazione prevalentemente abitativa, ma anche le unità produttive, gravemente danneggiati o distrutti, ubicati nei Comuni dentro e fuori il cratere.Ecco come poter richiedere gli aiuti pubblici. Ne sono destinatari i proprietari e gli usufruttuari delle abitazioni o delle unità produttive dichiarate inagibili a seguito di scheda Aedes o di scheda Fast e successiva scheda Aedes, dentro e fuori dal cratere, che siano stati distrutti o gravemente danneggiati. Bisogna scegliere un professionista iscritto all’elenco speciale del commissario straordinario per la ricostruzione, presentare la domanda di finanziamento da parte del tecnico abilitato, comunicare all’ufficio speciale (a Macerata o ad Ascoli) l’istituto di credito scelto. Il finanziamento è pari al 100% delle spese ammissibili (al 50% per la seconda casa se fuori dal centro storico). Le domande vanno presentate entro il 31 dicembre e i lavori devono essere conclusi entro 2 anni. Un bonus va alle Unità minime di intervento: i progetti che riguardano almeno 3 palazzi. A luglio invece scadono i termini per i progetti della ricostruzione leggera. Presentati finora 92 proposte, a fronte di una stima di circa 12 mila interventi necessari. Di questi 92, solo 15 sono stati approvati: 8 possono iniziare subito, altri 7 saranno approvati nei prossimi giorni. Un numero “non grandissimo” ammette lo stesso Cesare Spuri, direttore dell’ufficio per la ricostruzione.

Cesare Spuri

“Restano ancora un paio di mesi di operazioni di rilievo, circa 19 mila sopralluoghi da fare, oltre 80 mila quelli compiuti” spiega Spuri. Il motivo di tanta lentezza? “Sfatiamo le leggende metropolitane: i soldi ci sono, la burocrazia è ridotta al minimo” commenta il vice presidente Anna Casini. Eppure dai territori si alza forte il grido di protesta dei primi cittadini. Il pensiero va al sindaco dimissionario di Ussita. “Rinaldi? E’ scoraggiato, come tutti i marchigiani, ma dobbiamo mandare il messaggio di quello che stiamo facendo: stiamo passando risposte puntuali all’emergenza ad una programmazione – replica Ceriscioli -. Tra ricostruzione leggera e pesante, stiamo parlando del 95% degli interventi, da concludere entro il 2019. Restano fuori i centri storici da perimetrare: Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, parti di Visso e Ussita. Qui andrà rifatta una pianificazione urbanistica, che chiederà più tempo”. Infine, i pagamenti per le autonome sistemazioni e gli alberghi. Restano nelle strutture ricettive 4.143 persone, 45 di queste strutture aspettano i rimborsi. Sono già stati pagati 25 milioni, restano ancora 13 milioni da saldare. Per il contributo di autonoma sistemazione alle 27.046 persone in Cas (dato aggiornato al 15 maggio), 40 milioni sono stati pagati, ne restano ancora 9 milioni da saldare. “Ho sentito Curcio proprio ieri: lunedì la Regione avrà il trasferimento di 50 milioni. Lo manderemo in pagamento tutto subito – sottolinea Ceriscioli -. Avendo già anticipato 20 milioni da parte nostra, significa che mercoledì questi 50 milioni saranno già spesi. Ho già fatto presente che i finanziamenti non si dovranno fermare qui”.

 


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