Elvezio Serena, consigliere nazionale di Italia Nostra, è intervenuto venerdì scorso a Roma alla cerimonia di consegna del Premio nazionale Umberto Zanotti Bianco, uno tra i fondatori di Italia Nostra nel 1955 e primo presidente. L’iniziativa si è svolta al Senato della Repubblica, nella splendida cornice della Sala Zuccari a palazzo Giustiniani.
Dopo il saluto del Presidente nazionale di Italia Nostra Oreste Rutigliano, sono intervenuti Vittorio Emiliani, scrittore, saggista, giornalista, e Nicola Caracciolo, presidente onorario dell’Associazione, che hanno ricordato la figura e l’opera di Umberto Zanotti Bianco.
“Il prestigioso riconoscimento, con cadenza biennale, è destinato a un funzionario pubblico che – si legge in una nota diffusa da Elvezio Serena – si è distinto per la sua attività nell’ambito della difesa del patrimonio storico, artistico, naturale e paesaggistico del nostro Paese, nel rispetto e nell’applicazione delle leggi di tutela, dall’art. 9 della Costituzione al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
Ecco i premiati, che hanno ricevuto un’opera realizzata dal maestro orafo Michele Affidato di Crotone: Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco (nella persona del Capo dipartimento prefetto Bruno Frattasi), Margherita Eichberg (architetto, dirigente MiBACT), Anna Marson (docente ordinaria di pianificazione territoriale IUAV di Venezia), Carlo Tansi (geologo, direttore Protezione civile della Calabria). Menzioni speciali sono state riconosciute ad Angelo Cambiano (ex sindaco di Licata) per l’intraprendenza e il coraggio nella lotta all’abusivismo edilizio e, ad memoriam, a Renzo Segalla (già ingegnere capo del comune di Bolzano).
L’apposita Giuria del Premio composta dalla coordinatrice Teresa Liguori, da Alessandra Mottola Molfino (ex presidente nazionale di Italia Nostra) e dallo stesso Elvezio Serena, ha esaminato con scrupolo le varie proposte che il Consiglio nazionale dell’Associazione ha poi condiviso e approvato.
L’idea, molto apprezzata, di premiare il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, è stata avanzata da Elvezio Serena, che nel gennaio scorso ha documentato alcuni interventi di grande valore tecnico-scientifico e di tutela su monumenti (chiese, palazzi, campanili, torri, portali, ecc.) nella provincia di Fermo a seguito del grave terremoto.
Impegno, grande competenza, spirito di sacrificio, senso del dovere, tutto rivolto senza sosta alla salvaguardia delle vite umane e del patrimonio storico-artistico-naturale del Paese: sono queste le principali motivazioni (in allegato il testo originale) che Serena ha esposto di fronte a diverse autorità e a un numeroso pubblico proveniente da varie parti d’Italia, oltre che dalla capitale”.
ITALIA NOSTRA: “AL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO”
Per l’impegno e la grande competenza, lo spirito di sacrificio e il senso del dovere avuto in occasione dei gravi terremoti che hanno colpito l’Abruzzo nel 2009, l’Emilia nel 2012 e vaste zone tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo nel 2016 e 2017.
Un contributo eccezionale, reso con l’impiego di risorse umane e strumentali, grazie al quale, oltre al salvataggio di vite umane, sono stati messi in sicurezza monumenti di rilevante interesse storico, architettonico e artistico (chiese, palazzi, campanili, torri, mura, teatri), nonché recuperato e protetto preziosi beni contenuti all’interno degli edifici (dipinti, sculture, campane, organi, archivi, biblioteche) impedendo la perdita definitiva di beni culturali.
In occasione del terremoto de L’Aquila, ad esempio, nel 2009 il Corpo dei Vigili del Fuoco è intervenuto già per i primi soccorsi con 2.500 uomini e 160 automezzi. Collaborando poi con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, si è distinto con i suoi tecnici e ingegneri per ardite opere provvisionali su edifici di culto gravemente danneggiati e palazzi monumentali, con interventi sulle strutture lesionate, finalizzati alla stabilizzazione degli edifici e alla riduzione del rischio di ulteriori crolli e danneggiamenti. Per la prima volta si sono impiegate in modo intensivo le speciali squadre SAF (Speleo Alpino Fluviali) su torri, campanili e cupole.
E’ doveroso ricordare che nelle zone a rischio (per gli operatori e per le strutture) solo i Vigili del Fuoco possono intervenire e gli accorgimenti che occorrono per trasportare un’opera d’arte sono in pratica gli stessi che vengono usati per estrarre e portare in salvo le persone.
Un lavoro straordinario quindi, caratterizzato anche dalla continua attività di prevenzione incendi. Le migliaia e migliaia di interventi dei Vigili del Fuoco si svolgono senza sosta, spesso in condizioni meteo fortemente avverse, con turni massacranti, anche di oltre 12 ore, rischiando spesso la vita.
Per tali motivi, interpretando appieno lo spirito del Premio dedicato a Umberto Zanotti Bianco, si ritiene doveroso riconoscere il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco quale insieme di operatori della tutela distintisi per competenza e dedizione non comuni.
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