Numeri da record per gli eventi organizzati dall’associazione Casa della Memoria di Servigliano in occasione del Giorno della Memoria e del Giorno del Ricordo. Sette eventi pubblici, sala sempre gremita, parterre dei relatori di primissimo piano. Ai numerosi appuntamenti hanno partecipato diverse centinaia di persone, soprattutto studenti delle scuole superiori, provenienti da tutte le Marche e dall’Abruzzo, più un grande numero di studiosi di storia e tutte le autorità civili, militari e religiose del territorio. E numerosi sono i progetti in arrivo.
“La Casa della Memoria – dice il presidente dell’associazione Giordano Viozzi – si presenta come un punto di riferimento regionale per il turismo storico, la cultura e la didattica della Memoria”.
Prossimamente ci sarà la promozione dell’edizione 2018 della Borsa di studio ‘Lina Cinque Verducci’, il concorso dedicato agli studenti per ricordare la professoressa di Servigliano che, insieme con Filippo Ieranò, tanto contribuì alla fondazione della Casa della Memoria e all’idea che la cultura è strumento di pace”, ricorda Emidio Pipponzi, coordinatore dell’iniziativa. “Stiamo mettendo a punto i Freedom Trails, cioè le passeggiate sui sentieri di fuga percorsi dai prigionieri anglo-americani nel 1943-1944, con l’impegno di Ian McCarthy, Pino e Antonio Millozzi”, aggiunge Viozzi.
“In programma c’è anche un evento, con video testimonianze, sul 25 aprile, che ci permetterà di riflettere e rendere attuale il significato della Liberazione dal nazifascismo”, sottolinea il direttore scientifico della Casa della Memoria, Paolo Giunta La Spada.
“Le giovani generazioni – dice il prof. Paolo Giunta La Spada – per ignoranza oppure per un costume di malinteso anti-conformismo, seguono le stesse ideologie che nel Novecento condussero alle guerre e alla soppressione di ogni libertà. Al disinteresse dei giovani contribuiscono, a volte, anche le istituzioni, che hanno l’abitudine di celebrare le ricorrenze civili senza fare riferimento alla storia, come se gli eventi fossero slegati da concrete cornici ideologiche, temporali e spaziali e come se i fatti non richiedessero alcun procedimento collettivo di riflessione. E’ per questo che cresce, nelle stesse famiglie preoccupate per i figli, e per le evidenti derive sociali, l’esigenza di educazione civile e di maggiore conoscenza storica. Per questo la Casa della Memoria lavora, da anni, nella ricerca sul territorio e nelle attività di formazione per studenti e docenti”.
Conclude Giunta La Spada: “Un esempio di buona collaborazione è dato dall’ITI Montani, una scuola che ha sempre di più l’obiettivo di costituire un presidio di formazione civile e legalità, a partire dall’impegno di insegnare la storia fino ai giorni nostri. Anche per questo abbiamo ideato e promosso, in collaborazione con l’Università della Pace di Ancona, il percorso Scuole promotrici di pace: ogni scuola potrà ‘adottare’ una nazione o regione in guerra, studiarne la storia, individuare i presupposti per la pace. I ragazzi si misureranno finalmente con problemi di storia contemporanea. La Casa della Memoria di Servigliano, col suo ex-campo di prigionia, sarà ancora un importante polo di ricerca storica e formazione civile”.
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