“L’incendio verificatosi nella mattinata del giorno 18 settembre scorso, in contrada San Marziale (leggi l’articolo) è stato colposo, e a far partire le fiamme è stata una signora, che stava bruciando dei residui vegetali”. E’ quanto fanno sapere i carabinieri forestali del Gruppo di Ascoli Piceno. Dopo l’intervento dei vigili del fuoco che avevano domato le fiamme, la palla è passata, infatti, proprio ai Forestali per arrivare alle cause del rogo. E così è stato.
“Si è riusciti a risalire al responsabile grazie agli accertamenti tecnici e all’attività investigativa messi in atto dai militari della stazione Carabinieri Forestali di Fermo intervenuti sul posto. Le indagini, svolte con il metodo delle evidenze fisiche (Mef) – spiegano i Forestali dell’Arma – hanno permesso di individuare con esattezza il punto d’innesco e da esso l’autore. La disattenzione ha comportato il propagarsi delle fiamme su una superficie di circa un ettaro, di cui 2.500 mq. di bosco di latifoglie.
L’autore è stato deferito all’autorità giudiziaria competente per il reato di incendio boschivo cagionato per colpa di cui all’Art.423/bis del Codice Penale che prevede la pena della reclusione da uno a cinque anni.
È importante che – la raccomandazione dei carabinieri forestali – la popolazione e in particolare gli agricoltori evitino, in questo periodo caratterizzato da lunga siccità e dalle particolarità condizioni meteo (vento e temperature miti), di bruciare residui vegetali o incolti, che potrebbero sfuggire di mano, trasformandosi in pericolosi incendi boschivi”.
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