“Nell’ambito dei servizi di vigilanza stradale svolti nella giornata di ieri, il personale pattugliante della sezione Polizia Stradale di Fermo ha controllato diversi mezzi pesanti, accertando gravi manomissioni alla strumentazione antinquinamento”. E’ quanto fanno sapere dalla questura di Fermo con l’ultimo report sull’attività di controllo quotidiano portata avanti dalla Polstrada.
“Nello specifico, si è posta l’attenzione sul dispositivo erogatore dell’AdBlue, presente su veicoli industriali con motore diesel costruiti dopo il 1 gennaio 2013. AdBlue – spiegano dalla questura – è il nome utilizzato a livello internazionale per definire un “additivo” sviluppato per il settore automobilistico e serve per abbassare i parametri di emissioni inquinanti dei veicoli fino al 90% e rientrare nei parametri Euro 6 imposti dall’Unione Europea.
La normativa vigente impone agli autotrasportatori di rifornire il veicolo di tale liquido con un aumento notevole dei costi di esercizio.
Dai controlli di ieri, è emerso che un autoarticolato di una ditta di trasporto pugliese, aveva sostituito l’impianto di erogazione dell’additivo con una centralina parallela che ne inibiva l’emissione senza alcuna perdita di potenza del motore e un notevole risparmio di costi, a scapito delle emissioni inquinanti e, quindi, dell’ambiente.
Infatti, il costo di tali centraline è davvero esiguo e vengono addirittura vendute su Internet con tanto di istruzioni di montaggio ma con l’avvertenza che ne è proibito l’uso su strada all’interno dell’Unione Europea.
Gli agenti della polizia stradale, oltre a sanzionare l’autotrasportatore per le violazioni relative ad inefficienza ed alterazione dei dispositivi previsti per la sicurezza stradale e tutela ambientale, hanno fermato il veicolo ritirandone la carta di circolazione e sottoposto a sequestro il dispositivo elettronico fraudolento”.
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