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Rapine e violenza:
sgominato il branco, la polizia scova
anche un clandestino ‘imprevisto’

FERMANO - La polizia è arrivata anche ai restanti due componenti del branco che ha seminato il panico sulla costa fermana. E gli agenti della questura hanno scovato anche una terza persona, un clandestino, di cui fino a ieri si ignorava la presenza nel Fermano

di redazione CF

Due già identificati e fermati nei giorni scorsi, altri due ieri. Morale della favola? La polizia ha sgominato, dopo un lavoro di indagine certosino, condotto oltretutto velocemente, il branco dei quattro che da tempo seminavano scompiglio lungo la costa fermana, con epicentro tra Lido Tre Archi e Porto Sant’Elpidio. Una banda pericolosa, a dir poco. Basti dire che gli inquirenti imputano ai suoi componenti una rapina con aggressione a due ragazzi nel novembre scorso, e l’inquietante notte di sangue al Bar Blasco di Porto Sant’Elpidio. 

“Continua senza tregua l’attività della Questura per il rintraccio e la messa in sicurezza degli autori di violenti episodi di sangue avvenuti anche recentemente sulla costa fermana e risultati collegati allo spaccio di sostanze stupefacenti ed in particolare la violenta rapina avvenuta nel novembre dello scorso anno a Lido Tre Archi e la sanguinosa rissa nei locali del Bar Blasco“. Così, appunto, la questura nell’annunciare, il fermo del terzo e del quarto componente di un branco composto da quattro persone che ha seminato il panico sulla costa.

“Già nelle prime ore di ieri, personale della Squadra Mobile e della Volante, ha attivato una serrata caccia all’uomo nelle zone dove gli ultimi due soggetti clandestini responsabili dei gravi delitti potevano aver trovato rifugio.
Sono stati controllati alcuni degli appartamenti nei palazzoni di Lido Tre Archi, alloggi ‘aperti e disponibili’ a tutti i delinquenti che bivaccano ed organizzano attività criminali confidando nella possibilità di sottrarsi ai controlli delle forze dell’ordine”. E, aperta parentesi, le parole della polizia suonano come un monito rivolto a chi ha titolarità su quegli appartamenti, a controllarli e a fare quanto possibile affinchè non diventino ricettacolo di criminalità. Ma torniamo al blitz.

SCOVATO IL TERZO DEL BRANCO

All’interno di uno di questi appartamenti, con l’accesso forzato da tempo, è stato trovato uno dei due stranieri, un ragazzo tunisino, clandestino da anni sul territorio nazionale e responsabile di numerosi reati contro il patrimonio, la persona ed elemento integrante della rete di spaccio sulla costa fermana. L’uomo, subito immobilizzato, è stato trasportato in Questura.

IN QUESTURA ANCHE IL QUARTO
Le ricerche, ad ampio raggio, sono poi continuate nel comune di Porto Sant’Elpidio, nei luoghi conosciuti dalla Polizia di Stato quali ritrovo e soggiorno provvisorio dei ricercati, grazie a contatti con connazionali o amici.
Infatti, in un appartamento nei pressi del centro cittadino, è stato rintracciato anche il quarto ed ultimo soggetto clandestino per il quale da giorni erano stati intrapresi i controlli.
Il giovane egiziano è stato accompagnato anche lui in Questura.

IL CLANDESTINO ‘IMPREVISTO’ DA ATTENZIONARE
Nello stesso appartamento, però, i poliziotti hanno trovato un altro soggetto, finora sconosciuto in queste zone, che aveva approfittato della disponibilità di alloggio per sottrarsi alle verifiche delle forze dell’ordine.
Si tratta, infatti, di un ragazzo marocchino, clandestino sul territorio nazionale, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, contro la persona e giudiziari per lo spaccio di stupefacenti; forse una nuova leva da impiegare sul territorio per sopperire alla carenza di piccoli spacciatori dopo i colpi inferti dalle forze dell’ordine ed i conseguenti provvedimenti giudiziari ed amministrativi. Anche questa ‘new entry’ – come la definisce la polizia – è stata accompagnata in Questura.
A seguito dei controlli e gli adempimenti operativi condotti dal personale dell’Ufficio Immigrazione, due dei tre soggetti, il marocchino ed il tunisino sono stati ‘colpiti’ da un decreto di espulsione.
L’egiziano, invece, nella serata di ieri è stato trasportato presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Bari dal quale potrà essere riportato nel Paese di origine”.

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