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“Parrucchieri, estetiste e barbieri, servizi di prima necessità” e Terrenzi scrive ad Acquaroli

SANT'ELPIDIO A MARE - Il primo cittadino scrive al presidente della Regione: "Si possono considerare come prestazioni di cura anche le attività di barbieri, parrucchieri, estetiste in quanto l’attenzione al corpo produce benessere psicofisico"

Il sindaco di Sant’Elpidio a Mare, Alessio Terrenzi, ha inviato una missiva al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli per chiedere che “faccia quanto di sua competenza in merito alla situazione di difficoltà che stanno vivendo gli operatori del settore parrucchieria ed estetica”.
“Come stabilisce il Dpcm 24 ottobre 2020 – scrive Terrenzi – ‘Le attività di palestre, piscine, centri sportivi etc… sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche…’ si possono considerare come prestazioni di cura anche le attività di barbieri, parrucchieri, estetiste in quanto l’attenzione al corpo produce benessere psicofisico”.

“L’attività portata avanti da queste categorie rientra appieno, secondo il mio parere, tra i servizi di prima necessità sia in quanto garantiscono servizi inerenti l’igiene della persona che, e non credo che sia un aspetto da sottovalutare, un importante sostegno dal punto di vista psicologico. Chi si sente bene con se stesso è più ottimista, si relaziona in modo più positivo alla vita ed affronta con maggiore equilibrio le difficoltà che, come ben sa, in questo periodo di certo non mancano. La cura della propria persona, tanto più in un periodo delicato come quello attuale, non può essere considerata di second’ordine. Sapere di poter fruire di servizi per la propria igiene personale ha un indubbio riflesso psicologico su chi, e penso ad alcune categorie precise, penso ai malati di cancro, agli anziani, alle persone che fanno fatica a muoversi, e non riescono a piegarsi per la cura delle unghie dei propri piedi, a chi non avesse vicino qualcuno che possa aiutarlo a svolgere operazioni semplici come fare la barba o aggiustare i capelli, tanto per citare qualche esempio, si sente lasciato a se stesso non potendo fruire dei servizi su cui abitualmente poteva contare in una situazione di normalità. Gli operatori hanno sempre lavorato nel rispetto delle misure di sicurezza imposte per contrastare il Covid e, soprattutto, non sono ambienti nei quali si sono mai verificati problemi, non si sono mai rivelati focolai proprio per via della perizia con la quale il lavoro viene svolto. E’ primario interesse degli operatori lavorare in sicurezza, per la propria persona così come per la tutela della propria clientela per cui non nutro nessun dubbio sotto questo aspetto. Così come non nutro nessun dubbio circa il fatto che impedire alla clientela di fruire dei servizi che queste categorie di operatori offrono possa avere conseguenze molto serie sia sugli operatori stessi (che sono in palese difficoltà economica) che sulla clientela stessa. Mi auguro – conclude Terrenzi – che voglia prendere in considerazione le mie riflessioni e che voglia fare tutto quanto di sua competenza affinché questo tipo di servizi vengano garantiti all’utenza, sempre nel massimo rispetto della normativa vigente”.


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