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Nicolai (Pd): “Sanità fermana: situazione critica” poi il pungolo a Calcinaro

FERMO - Il consigliere comunale dem: "Il sindaco, presidente della conferenza dei sindaci del territorio, come ho più volte ribadito, si faccia portatore di queste istanze. Anche alla luce del suo rinsaldato rapporto politico con la destra al governo della Regione".                                              
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Paolo Nicolai

“Con la Regione Marche in zona gialla dal 20 dicembre si è entrati in una situazione di emergenza sanitaria ad alta criticità, e si continua con il solito e monotono incoraggiamento agli operatori sanitari che però ora si sentono offesi e raggirati da una manifesta incapacità e inadeguatezza dei nostri governanti regionali. Non si perdona nulla perchè il tempo di pacificazione, pari a circa 6 mesi avuto fino ad oggi, avrebbe permesso al sistema regionale di individuare strategie mirate per fronteggiare il ripetersi della emergenza pandemica”. E’ la riflessione a tutto campo sullo stato di salute della sanità fermana da parte di Paolo Nicolai, consigliere comunale dem di Fermo e membro della commissione comunale Sanità.

“Il Fermano ed il nostro ospedale non è esente da queste criticità. Il quadro è alquanto preoccupante: non è stato ripensato il ruolo degli ospedali pubblici, degli ospedali privati e ospedali di Comunità regionali alla luce delle precedenti esperienze emergenziali da covid 19, manca la riformulazione del Piano Pandemico regionale, necessario e riallineato alle attuali necessità della emergenza in atto, nulla viene pianificato per evitare la promiscuità ospedaliera. Si è sprovvisti di fronte alle necessarie risposte da dare ad altre evenienze cliniche soprattutto – continua Nicolai – di tipo chirurgico e anestesistico, mancanza di sostegno ai Pronto Soccorso in fortissima sofferenza di personale, noncuranza dei servizi territoriali che sono obbligati a soluzioni estremamente straordinarie per scarsità di medici della Continuità Assistenziale, del 118 e Pat, oltre ai medici di medicina generale con incarichi vacanti per pensionamento e non rimpiazzati, perseveranza a bandire concorsi pubblici del personale sanitario centralizzati senza ottenere risultati attesi, assenza su riflessioni delle precedenti emergenze covid, utile a produrre un documento di pianificazione ed organizzazione per eventuali future emergenze, mancata ridefinizione del ruolo e indicazione dei tempi di riavvio del Covid Center di Civitanova Marche, inclusa la dotazione del personale da reclutare, mancati accordi sindacali tali da favorire la mobilità regionale degli operatori delle aziende sanitarie marchigiane, qualora obbligata per garantire eventuali scoperture di turni nei servizi della emergenza pandemica”.

E dal quadro clinico, secondo Nicolai, si passa alle richieste, ai moniti: “E’ assolutamente intollerabile che di fronte a questo quadro di amara realtà l’amministrazione regionale rimanga inerme, avvalendosi della sensibilità e affabilità del personale che opera in sanità, costringendolo ancora una volta a un lavoro sfibrante e stressante che già perdura da quasi due anni. Il sindaco Calcinaro, presidente della conferenza dei sindaci del territorio, come ho più volte ribadito, si faccia portatore di queste istanze. Anche alla luce del suo rinsaldato rapporto politico con la destra al governo della Regione”.                                              

 


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