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Appalto rifiuti, Eco Elpidiense: «Valuteremo appello in Consiglio di Stato. La sentenza non ha disconosciuto alcuni errori»

IL PUNTO dell'azienda arrivata terza nella gara di appalto per la gestione dei rifiuti a Sant'Elpidio a Mare: «Alla luce anche di queste affermazioni e di altre incongruenze valuteremo l’appello in Consiglio di Stato, visto che la sentenza non ha disconosciuto alcuni errori ma ha ritenuto far salva la gara e l’aggiudicazione, cosa diversa»

«Valuteremo l’appello in Consiglio di Stato, visto che la sentenza non ha disconosciuto alcuni errori ma ha ritenuto far salva la gara e l’aggiudicazione, cosa diversa. La Eco Elpidiense non ha mai criticato l’operato della Sua in generale ma in quel particolare frangente. Per il resto l’aggiudicataria gestirà il servizio peggio o meglio della Eco Elpidiense? Le istituzioni hanno stabilito che lo farà meglio. A noi non rimane che dire: chi vivrà vedrà». Dopo il pronunciamento del Tar che ha stabilito la regolarità dell’appalto rifiuti a Sant’Elpidio a Mare, dopo il ricorso della stessa Eco Elpidiense e della Ciclat, arrivate rispettivamente terza e seconda nella gara di appalto, e dopo che la Provincia ha rimarcato la regolarità dell’operato della Sua, oggi tocca alla Eco Elpidiense dire la sua.  

«Noi – rimarcano – siamo stati la prima azienda in assoluto che si è inventata la raccolta differenziata Porta a Porta nel centro/sud, guadagnandoci negli anni successivi diversi e prestigiosi premi per le alte percentuali di riciclaggio conseguite nei comuni in cui ha e sta operando. I comuni di Porto Sant’Elpidio, dove è stato sperimentato per la prima volta il Porta a Porta, e di Sant’Elpidio a Mare, di Montegranaro, di Torre San Patrizio, sono stati i primi nelle Marche e nel centro/sud ad adottare tali tecniche di raccolta dei rifiuti. L’allievo ha superato il maestro? Può anche darsi ma nello specifico qualche dubbio legittimamente ci è venuto sull’iter che ha contraddistinto le vicende di quest’appalto. Il Tar Marche ha motivato la sentenza scrivendo 50 pagine. E questo vorrà dire pure qualcosa sulla complessità della vicenda. Ci preme evidenziare che la Eco Elpidiense sta collaborando pienamente con la ditta Impregico che risulta aggiudicataria del servizio. Le gare si vincono e si perdono però ciò non vuol dire rinunciare a difendere le proprie ragioni quando queste possono fare la differenza per l’aggiudicazione dell’appalto. Dopo quest’ultima sentenza del Tar Marche riguardante la gara dei rifiuti presso il Comune di Sant’Elpidio a Mare, viste le diverse dichiarazioni uscite in questi giorni, riteniamo doveroso ripercorrere brevemente e sinteticamente ciò che è accaduto in questa vicenda durata anni, al fine di ristabilire alcune incontrovertibili verità».

«La prima pubblicazione degli atti di gara, nel 2019, venne revocata dalla Stazione Appaltante a seguito – ricordano dall’azienda – di un’istanza del nostro avvocato Carlo Nunzio Sforza, giacché c’erano evidenti errori che non consentivano la partecipazione delle ditte e nemmeno di quelle uscente. Ripubblicati gli atti corretti, il primo provvedimento della Stazione Appaltante è stata l’esclusione della Eco Elpidiense per un errore formale in un documento, cui è seguita una nuova istanza dell’avvocato, questa volta respinta dagli enti e non dal Tar, un primo ricorso al tribunale amministrativo ed una sentenza di accoglimento totale che ha dichiarato l’illegittimità sia del provvedimento di esclusione sia di un chiarimento fornito in sede di gara che ha modificato i documenti da depositare. Riammessa dal Tribunale, la Eco Elpidiense, ora per la verità la decisione finale è pendente davanti al Consiglio di Stato su ricorso della ditta Ciclat, l’aggiudicazione è andata alla Impregico, seconda la Ciclat e terza la stessa Eco Elpidiense. Da qui sono nati gli ulteriori ricorsi sia nostri che della Ciclat, respinti con la sentenza di qualche giorno fa.
Pur comprendendo le dinamiche politiche/amministrative suggeriamo maggiore cautela, considerato sia l’intero andamento della gara e la precedente pronuncia di illegittimità, sia il fatto che il Tar respingendo gli ultimi ricorsi ha tuttavia affermato testualmente che “quanto al chiarimento n. 6 (Ricorso Eco Elpidiense) si sono già illustrati i profili per i quali l’operato della Sua non è stato irreprensibile”. Alla luce anche di queste affermazioni e di altre incongruenze valuteremo l’appello in Consiglio di Stato, visto che la sentenza non ha disconosciuto alcuni errori ma ha ritenuto far salva la gara e l’aggiudicazione, cosa diversa. Da ultimo ci preme sottolineare che la Eco Elpidiense non ha mai criticato l’operato della Sua in generale ma in quel particolare frangente. Per il resto l’aggiudicataria gestirà il servizio peggio o meglio della Eco Elpidiense? Le istituzioni hanno stabilito che lo farà meglio; allo scrivente non rimane che dire: chi vivrà vedrà».

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