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Sutor a tutto tondo: faccia a faccia con il presidente Mauro Gismondi

SERIE B - Dal ripescaggio estivo alla prossima sfida, prevista domenica, in casa del Riviera Banca Rimini. Il numero uno societario traccia un bilancio provvisorio di stagione, tenendo sempre d'occhio l'obiettivo salvezza: «Sono fiducioso e credo che la squadra potrà prendere parte ai playout lasciando l’ultima posizione della classifica»

MONTEGRANARO – Mancano sei giornate al termine della stagione regolare e la Sutor Montegranaro deve trovare almeno un paio di vittorie per potersi poi giocare la salvezza nei playout. Domenica (ore 18.00), i calzaturieri saranno impegnati a Rimini contro la Riviera Banca che attualmente occupa la seconda posizione in classifica alle spalle della capolista Liofilchem Roseto.

Sfida che sarà diretta da Umberto Giambuzzi di Ortona e Davide Valletta di Montesilvano (Pescara). Nel girone di andata, a Montegranaro la Riviera Banca Rimini si è imposta con il punteggio finale di 77-71. I veregrensi arrivano alla sfida dopo la battuta d’arresto in casa subita contro la Raggisolaris Faenza, una partita dai due volti che non ha premiato la squadra di Cagnazzo dopo un primo tempo giocato alla grande. 

Con il presidente Mauro Gismondi prendiamo “la curva un po’ larga”, partendo da quello che è successo in sede estiva.

Presidente, quanto è stato importante la nascita dell’Associazione Tutti Per la Sutor che ha dato una mano importante per far sì che i gialloblù potessero disputare il campionato di Serie B?

«Dopo la sfortunata retrocessione dello scorso anno, dovuta anche al problema Covid 19 arrivato a ridosso dei playout, è nata tale realtà che, diventando proprietaria della società, ha garantito il supporto economico che è stato determinante per poter poter disputare il campionato. Per questo motivo, da parte mia e dei nostri tifosi e simpatizzanti, va fatto un grande ringraziamento a tutti i soci dell’associazione».

Qualche stagione fa in serie C all’interno della società c’erano circa una centinaio di soci. Cosa è accaduto da allora ad oggi?

«In quel periodo c’erano davvero tanti soci per quanto riguarda l’allora Associazione “Coming Back Sutor” che ha operato con tanta passione, determinazione, voglia di fare. Tanti sono stati i momenti aggregativi che hanno suggellato quelle stagioni che hanno portato la Montegranaro cestistica in serie B. Eravamo davvero un bel gruppo che poteva e doveva coesistere al fianco della Sutor. Siamo rimasti in pochi e questo per il sottoscritto è fonte di dispiacere».

Quanto manca alla squadra il tifo organizzato e il sostegno di un’intera città?

«Tanto! I tifosi a Montegranaro sono stati sempre il sesto o se serviva anche il settimo uomo in campo. Il pubblico è stato sempre molto passionale dando un valore aggiunto alla squadra. Al campo dei Tigli, quando giocavamo anche con squadre più forti di noi, grazie ai tifosi riuscivamo a portare a casa la vittoria. Cosa accaduta anche alla Bombonera e al PalaSavelli. Vedere oggi il palazzetto quasi vuoto mi intristisce, mi sembra di stare a teatro e non in quel catino ribollente di tifo che è stato un vanto per tanti anni che metteva paura, sportivamente parlando, a tutte le squadre».

Spostiamo le nostre attenzioni al campionato, a sei giornate dal termine della stagione regolare e con una situazione complicata, cosa si auspica?

«Sono fiducioso e credo che la Sutor potrà prendere parte ai playout lasciando l’ultima posizione della classifica. Sono anche convinto della forza del nostro roster, è vero sono arrivate nel corso della stagione quattro sconfitte di un punto, due dopo l’overtime, altre tre, quattro partite giocate alla pari fino alla fine. Questo dimostra che la squadra è sul pezzo, i ragazzi sono cresciuti durante il torneo, però probabilmente ancora non è sufficiente per farci cambiare passo. Contro le prime della classe abbiamo sempre giocato alla pari, ci è mancato qualcosa nel finale ed è stata pagata forse la gioventù e l’inesperienza. Ai ragazzi ho detto che quando si perde in volata c’è sempre sfortuna, ma non solo quella. Bisogna essere più furbi e determinati, tutto questo ci porterà ad effettuare il classico salto di qualità. Determinanti saranno le prossime sfide e soprattutto la gara interna con Giula Basket Giulianova, prima della partita con gli abruzzesi ci sono altre gare e speriamo di poter conquistare punti preziosi».

Il roster è cambiato durante la stagione, ci potrà essere finalmente l’inserimento del giocatore di esperienza che possa dare una mano?

«Quando ad agosto è stata costruita la Sutor, dopo il ripescaggio, non è stato facile considerando che gli altri team hanno potuto operare molto prima di noi. La società ha sempre un occhio sul mercato e siamo disponibili a valutare qualsiasi inserimento a patto che ci sia un giocatore, visto che ne possiamo tesserare solo uno di senior, pronto a farci fare il salto di qualità».

Intanto, domenica si va a Rimini, che gara si aspetta?

«Mi auguro di poter ripetere la stessa partita giocata all’andata dove abbiamo tenuto testa agli avversari. I nostri giocatori hanno dimostrato di essere in possesso di buone qualità, sono fiducioso e spero nel colpaccio».

Si lavora per la costruzione del nuovo palasport. Cosa significa questo per la Montegranaro cestistica?

«Sarebbe molto importante l’arrivo del nuovo impianto per rilanciare la pallacanestro a Montegranaro. La città lo merita così come di essere in serie B. La tradizione, la cultura e la passione dei veregrensi verso il basket è molto forte e allora ben venga questo nuovo impianto che noi aspettiamo da tempo».

 


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