Cordoglio e costernazione nel mondo del calcio per la scomparsa del 52enne Michele Moscetta che, purtroppo, si è dovuto arrendere a una malattia che non gli ha lasciato scampo. Abitava a Sant’Elpidio a Mare e lascia la compagna e due figli.
Moscetta era conosciuto da tutti come un uomo dalle grandi qualità, simpatia, disponibilità. E anche e soprattutto per essere un uomo di sport a tutto tondo. Amava il calcio: lo aveva praticato, oltretutto a un ottimo livello, da calciatore professionista (Civitanovese, Fermana, Benevento) per poi scendere nei campi dilettantistici della nostra regione indossando le casacche di Casette Verdini, Cascinare, Folgore Falerone, Torrese. Tolti gli scarpini si era dato alla carriera da mister sedendo sulla panchina del Montottone Grottese.
E proprio il presidente della società di calcio che ha avuto Moscetta come allenatore, Gianluca Poloni, oggi lo ricorda come «un amico che aveva tutte le qualità che deve avere un uomo. E’ stato un grande uomo di sport, preparato, competente, disponibile. Aveva un grandissimo legame con i nostri ragazzi e con la società. Ci lascia non solo un mister eccezionale ma anche e soprattutto un amico, una persona con cui era possibile condividere con la massima serenità qualsiasi situazione. Ci stringiamo al cordoglio dei familiari. La mancanza di Michele si farà sentire ma non lo dimenticheremo mai».
La carriera calcistica di Michele Moscetta, che giocava come terzino destro, era iniziata con la Civitanovese con cui ha giocato dal 1988 al 1994, sempre in C2, poi tre stagioni alla Fermana (due in C2 e una in C1), quindi Benevento (C2), Sambenedettese (D), Maceratese (C2), Casette Verdini (Prima categoria), quattro anni al Cascinare in Promozione. Folgore Falerone (Prima e Promozione) e infine l’ultima stagione nel 2006-2007 alla Torrese.
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