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Forno crematorio, la giunta Pignotti dice no

SANT'ELPIDIO A MARE - Il sindaco: «Tutta la giunta si è trovata d’accordo nel muoversi in questo senso alla luce di nuova e diversa valutazione dell’interesse pubblico, e delle preoccupazioni manifestate dai cittadini e da alcuni Comuni limitrofi e vista l’incertezza della normativa attuale»

La giunta Pignotti

«Ribadiamo il nostro ‘no’ al forno crematorio». E’ quanto rimarca, senza troppi fronzoli, il sindaco di Sant’Elpidio a Mare, Alessio Pignotti.

La sua giunta ha, infatti, espresso la volontà di avviare il procedimento per la revoca della deliberazione di Giunta Comunale 27 del 19 febbraio 2020 avente ad oggetto il “Riconoscimento del pubblico interesse e dichiarazione di fattibilità della proposta di partenariato pubblico privato per la concessione di progettazione, costruzione e gestione di una casa funeraria con annesso impianto di cremazione”, con la conseguente eliminazione dell’intervento dal programma delle opere pubbliche.

«Tutta la giunta – spiega lo stesso sindaco – si è trovata d’accordo nel muoversi in questo senso alla luce di nuova e diversa valutazione dell’interesse pubblico, e delle preoccupazioni manifestate dai cittadini e da alcuni comuni limitrofi. Siamo arrivati a tale decisione soprattutto vista l’incertezza della normativa attuale, in assenza del “Piano regionale di coordinamento” che definisca le norme tecniche per la realizzazione dei crematori, relativamente ai limiti di emissione, agli impianti e agli ambienti tecnologici, nonché ai materiali per la costruzione delle bare per la cremazione».


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