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Pubblica illuminazione, il Pd passa all’attacco. Amurri: «La Sgds progetta la smart city? Chiediamo gli atti»

PORTO SAN GIORGIO -E' sul bando per la pubblica illuminazione che si concentrano ore le attenzioni del Pd. Nell'ultimo Consiglio comunale, infatti, il sindaco Vesprini ha risposto all'interrogazione del centrosinistra in merito alle decisioni che l'Amministrazione intende adottare dopo la revoca del bando. Risposta che non ha soddisfatto i dem.

Michele Amurri

E’ sul bando per la pubblica illuminazione che si concentrano ore le attenzioni del Pd. Nell’ultimo Consiglio comunale, infatti, il sindaco Vesprini ha risposto all’interrogazione del centrosinistra in merito alle decisioni che l’Amministrazione intende adottare dopo la revoca del bando. «La risposta è stata un fiume di parole sul passato e sulle vicende accadute fino ad oggi. Solo 6 righe sul futuro che però non dicono nulla testimoniando per l’ennesima volta quanto la parola condivisione e partecipazione sia stata abusata in campagna elettorale. Il sindaco non fa altro che spacciare come vittoria la recente sentenza che rigetta il ricorso della società non aggiudicataria. Una sentenza di natura esclusivamente procedurale poiché la società non vanta alcun interesse non essendo l’aggiudicataria mentre la società vincitrice ha preferito non ricorrere, fatto più unico che raro essendo la vincitrice di un project poi revocato dall’Amministrazione» così Michele Amurri, segretario dem.

Amurri che poi aggiunge: «Il sindaco dice che insieme alla società partecipata, quella che non troppi mesi fa era stata dichiarata sull’orlo del baratro, si sta lavorando alla progettazione della nuova illuminazione in ottica smart city. Siamo corsi sull’albo pretorio della società a cercare un affidamento per tali intenzioni o un semplice atto di indirizzo. Nulla di tutto ciò. Dovremmo credere che una società che si è sempre occupata di igiene urbana come la Sgds abbia le competenze e gli strumenti per progettare una smart city? Faremo questo sforzo chiedendo formalmente la documentazione redatta ad oggi.
Ma il timore è che all’interno dell’Amministrazione ci sia più buio di quanto ce ne sia in città e che abbia intrapreso una strada impossibile revocando il project e affidando l’ammodernamento alla municipalizzata. Ad oggi abbiamo perso due anni, tanti soldi per le manutenzioni provvisorie e non abbiamo in mente nemmeno una idea di progetto. Sarebbe stupefacente se improvvisamente ne saltasse fuori uno».

Sa. Ren.


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