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«Carelli a Pesaro, uno schiaffo al Fermano. La fiducia è finita» L’affondo di Calcinaro sulla sanità

FERMO - Il primo cittadino tuona contro la Regione: «Assurdo che la provincia più penalizzata sia chiamata a sopperire alle difficoltà di un altro territorio». Il consigliere Pd, Paolo Nicolai: «È evidente che non ci fidiamo di questa governance e chiediamo l’allerta di tutte le istituzione del territorio»

Paolo Calcinaro

di Pierpaolo Pierleoni

«Abbiamo ricevuto ieri, a ciel sereno, la notizia della nomina di Alberto Carelli a direttore generale dell’Ast Pesaro. Questo è uno schiaffo a un territorio che appena due settimane fa, al Consiglio comunale aperto, ha chiesto di non essere più l’ultimo nella sanità regionale. La risposta è che nel momento in cui in un’altra provincia si crea una difficoltà improvvisa, si rimedia togliendo proprio a Fermo».

Il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro non ci sta. L’improvviso congedo del direttore amministrativo dell’Ast Fermo, designato dalla Giunta regionale per guidare la sanità del nord delle Marche, è visto come un affronto. «Naturalmente porgo le congratulazioni a Carelli e gli formulo gli auguri di buon lavoro per il nuovo incarico – esordisce Calcinaro – Se ha ricevuto una nomina così importante evidentemente se ne è riconosciuto il valore ed è naturale che accetti una promozione ad un ruolo importante. Ma qui la questione va al di là della persona e delle sue competenze, che in questo breve lasso di tempo abbiamo avuto modo di apprezzare. Il punto è che si tratta di uno schiaffo al Fermano. Si va a togliere una professionalità proprio alla provincia che è messa peggio. Io non ne sapevo nulla».

Arrabbiato, Calcinaro, anche perché proprio con Carelli si stava affrontando il taglio di 120mila euro della Regione al Centro di riabilitazione Montessori. «Avevamo aperto un tavolo proprio col direttore amministrativo che aveva prospettato alcune ipotesi per recuperare quelle somme, senza le quali si riducono i servizi per persone con disabilità. Lo dico perchè ci sono temi importanti e necessari da affrontare. Non è pensabile che Fermo sia chiamata a soccorrere altre aree, quando è quella messa peggio».

Il primo cittadino ricorda le conclusioni raggiunte dal Consiglio comunale aperto. «Ci sono stati alcuni passi avanti, penso all’emodinamica ed al robot, ma sul personale la situazione è molto difficile. A questo punto chiedo al presidente Acquaroli di farsi garante, come fatto in passato per altri temi, come il trasporto pubblico. E’ evidente che in materia sanitaria non siamo tutelati e che il governatore debba prendere in mano la situazione».
Chiede un intervento di polso al presidente della Regione, Calcinaro, e sottolinea i meriti dell’assessore alle infrastrutture Francesco Baldelli, «che ha fatto più del proprio, dato che con le risorse per l’edilizia ha inserito anche le tecnologie per le sale operatorie». Evidente, quindi, che il destinatario delle critiche sia in primo luogo l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini. «Abbiamo posto un tema, quello delle risorse per le tecnologie dell’ospedale, non ci hanno risposto – ricorda il sindaco di Fermo – Ora l’assessorato alla sanità metta le risorse che servono. Se il clima è questo, credo sia doveroso un impegno a garantire le attrezzature che servono al nuovo ospedale. Mi spiace, ma dopo un segnale del genere, la fiducia ha un termine».
Nessun contatto, in queste ore, tra l’Amministrazione comunale e i vertici regionali. «Non ho sentito nessuno, ci siamo scambiati brevemente dei messaggi con i consiglieri regionali della provincia. Trovo che questa nomina di Carelli sia un brutto segnale, una cosa grave che sentivo il dovere di segnalare con forza. Non sono mai stato quello che chiede tutto e dappertutto e che cerca la polemica, conosco le difficoltà e rispetto le istituzioni. Stavolta però non si può restare in silenzio. Sentirò l’Assemblea dei sindaci del Fermano, valutiamo se predisporre un documento condiviso, su un tema del genere non vedo perché non dovrebbe esserci unanimità ed una posizione comune».

Paolo Nicolai

Sul tema sanità interviene anche il consigliere comunale del Pd, Paolo Nicolai, vicepresidente IV commissione permanente sulla sanità: «Qualche settimana fa c’è stato il consiglio comunale aperto a Fermo sulla sanità, con un documento congiunto votato all’unanimità abbiamo chiesto alla Regione Marche attenzione e punti focali importanti per il nostro sistema sanitario locale. Punti già evidenziati dalla conferenza dei Sindaci del Fermano. Come Pd abbiamo, tramite il consigliere Cesetti, portato il documento in Regione; il Presidente Acquaroli e l’Assessore Saltamartini avevano già annunciato la bocciatura di tale documento. Fatto secondo noi gravissimo ed offensivo per l’intero territorio e per le nostre istituzioni locali. Adesso le nostre paure, di una riforma sanitaria non gestita ed in balia degli eventi, si stanno concretizzando ogni giorno di più. Nella nostra provincia abbiamo già subìto l’avvicendamento di due direttori in meno di un anno ed adesso il responsabile amministrativo della nostra Ast, Carelli, persona di comprovata esperienza, viene trasferito ad altro territorio per un nuovo incarico. Chi sta gestendo la riforma in atto? Con quali competenze? Nel Fermano, oltre i disservizi ormai evidenti, si dovrebbero portare avanti ed attenzionare l’apertura di due nuovi ospedali (finanziati per fortuna dalla precedere giunta regionale). È evidente che non ci fidiamo di questa governance e chiediamo l’allerta di tutte le istituzione del territorio».


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