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Fermana, la commozione di Mandorino
tornato a giocare dopo due anni

SERIE D - Toccante attestato di stima del centrocampista indirizzato allo staff societario: «Grazie al direttore Conti e al fisioterapista Costi, che è stato anche il mio psicologo, sono tornato a provare le stesse emozioni sentite fino a due anni fa, quando giocai l'ultima partita»
  • Stefano Mandorino con la divisa della Fermana

    FERMO – Stefano Mandorino affida al proprio profilo Facebook i commossi ringraziamenti allo staff della Fermana che gli ha consentito di tornare a giocare, aiutandolo negli ultimi mesi dopo un grave infortunio al ginocchio subito due anni fa.

Il talentuoso centrocampista (famiglia di origini pugliesi, ma nato in Germania quasi trent’anni fa), dopo aver giocato in serie C2 con Scaftese, Manfredonia e Celano, negli ultimi anni aveva deliziato il pubblico con le sue giocate di qualità vestendo la casacca di Civitanovese e Matelica. Due anni fa però subì un grave incidente.

Era il 10 maggio 2015, ultima giornata di campionato di serie D, Stadio Mancini (Fano – Matelica). Il lungo stop, poi i vari tentativi di ripresa, e anche lo scoramento e la voglia di lasciare, vista anche l’età non più giovanissima (per un calciatore).

Un anno e mezzo fa (durante la sessione di calciomercato della stagione 2015/16) le prime voci di interessamento della Fermana; poi dopo un altro anno di attesa ecco la chiamata del d.g. Conti e la firma sul tesseramento a inizio dicembre scorso. Una scommessa per la Fermana, ma il club gialloblù non è nuovo a queste sfide.

Dopo quasi quattro mesi di ulteriori cure e le prime panchine, finalmente arriva il giorno del ritorno sul rettangolo di gioco, domenica scorsa, al “Nuovo Romagnoli” di Campobasso (dove la capolista Fermana ha pareggiato 0-0), al 36′ del primo tempo in sostituzione di Forò.
Quasi 23 mesi dopo quell’ultima maledetta domenica.

Il d.g. Conti

«Ebbene sì, ieri dopo quasi 23 mesi sono risceso in campo a disputare una partita di calcio tornando a riprovare le stesse emozioni che non provavo dal 10 maggio del 2015 – scrive Mandorino sul proprio profilo Facebook – e in tutto questo mi sento di ringraziare due persone su tutti: un grazie immenso va a te, Fabio Massimo Conti che hai creduto in me quando ormai nella mia testa volevo smettere dimostrandomi stima e fiducia, e per avermi dato la possibilità di aggregarmi ad un gruppo fantastico che mi ha fatto sentire importante sempre».

«Ed inoltre – aggiunge il centrocampista – volevo ringraziare te, Walter Costi la persona che mi ha ridato la possibilità di tornare a correre dopo un agonia di un ginocchio che non voleva saperne di guarire. Ricordo ancora il primo giorno che ci siamo incontrati: ti dissi “vorrei ritornare a correre senza dolore” e tu con me hai fatto molto di più, sei stato il mio fisioterapista il mio psicologo il mio punto fermo. In tre mesi sei riuscito a rimettermi in piedi, cosa che nessuno è riuscito a fare, sai quanti specialisti ho consultato? Grazie a te ora mi sento di nuovo vivo. Vi voglio bene, grazie infinite».

Il fisioterapista Walter Costi

In uno dei commenti c’è la risposta del fisioterapiosta della Fermana: «Un grazie va anche a te Stefano! Per aver saputo ascoltare, per aver sempre messo l’impegno giusto, per non aver mai mollato anche quando la strada sembrava tornare buia. Abbiamo appena iniziato!».

Se qualcuno si chiede come faccia la Fermana ad essere capolista indiscussa del campionato nonostante nel girone ci siano almeno un paio di formazioni costruite con organici più quotati, un tale attestato di stima di Mandorino allo staff è una chiara risposta.

Paolo Bartolomei


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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