La Bombonera e quella “dura lex”,
la festa solo grazie a Bigioni

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MONTEGRANARO – Bella vittoria della Poderosa Basket di Montegranaro all’ultima partita dei play off di girone per la serie B di basket, vittoria che lancia la squadra di pallacanestro presieduta dalla famiglia Bigioni verso le final four di Montecatini per l’accesso alla serie A2. Ovviamente c’è stata grande festa alla Bombonera, con un palas pieno di montegranaresi come ai tempi d’oro della Sutor. Una vittoria che arriva, oltretutto, a pochi giorni dal ritorno, su quel parquet, di tante vecchie glorie del basket montegranarese chiamate a festeggiare da Aido, Admo e Avis.

C’è stato il rischio che la festa per la vittoria, però, non si svolgesse a Montegranaro. Pare che si stesse pensando di spostare il tutto a Porto Sant’Elpidio, salvo poi ripensarci solo per il grande amore per Montegranaro che nutre la famiglia Bigioni. Questo perché il palas di Montegranaro è omologato per un numero limitato di spettatori, un numero di gran lunga inferiore a quello che era atteso e che poi c’è davvero stato per la partita con l’Amatori Pescara. È stato il presidente stesso della Poderosa, Ronny Bigioni, ad assumersi le piena responsabilità, decidendo autonomamente di giocare a casa propria, a Montegranaro.

La questione sicurezza del palasport montegranarese è grave e pesante, antica, nonostante ci siano stati interventi di adeguamento da pochi mesi da parte del comune di Montegranaro. La struttura ha la possibilità di accogliere solo pochi tifosi e, se questo ha rappresentato un problema su cui chiudere un occhio durante il campionato, dove il pubblico non era numerosissimo, del quale si è sempre fatta completamente carico la società sportiva nonostante reiterate richieste al Comune di provvedere, magari con delle deroghe, col crescere degli spettatori la responsabilità comincia a diventare molto pesante, forse troppo per una società privata che già si impegna fortemente, anche e soprattutto da un punto di vista finanziario, per portare avanti questa che è soprattutto una passione. E troppo spesso viene lasciata sola, tanto che, più di una volta, pare che la famiglia Bigioni abbia manifestato un forte scoramento. Finora la passione è stata più forte e speriamo duri, anche perché alla Poderosa è legata la scuola basket, con tutta l’attività educativa e formativa per i giovani.

Poi ora si porrà la questione di dove giocare per l’anno venturo, se la Poderosa, come pare probabile, dovesse approdare alla serie A. Entrano tre delle quattro finaliste di Montecatini ma quest’anno pare possibile un ingresso alla categoria superiore di tutte e quattro le squadre in quanto sembra ci sia la seria possibilità che una squadra di A retroceda per motivi finanziari. E, a quel punto, il palas non sarà più utilizzabile in alcun modo, costringendo la Poderosa a emigrare altrove, a Civitanova, a Porto San Giorgio o a Porto Sant’Elpidio, Comuni dove, al contrario che a casa della Poderosa, ci si sta adoperando in maniera fattiva per portare il grande basket sul proprio parquet.

 

 

 

 


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