PORTO SAN GIORGIO – L’indegnità di certa politica è superata dalla dignità della toga. Fare politica andando a schiena diritta e testa alta, senza piegarsi a condizionamenti per i quali dovresti rinnegare i tuoi valori, gli stessi per i quali i concittadini con il loro voto hanno rimesso in te fiducia, non è semplice, mai.Lo so per averne pagato il conto quando ero sindaco, non semplicemente per esposti pubblici derivanti da mancati chiarimenti in sede politica, neppure per denunce comunque inerenti l’attività amministrativa, tutto superato da parte mia senza vittimismi o lagnanze pubbliche nella piena consapevolezza del ruolo istituzionale, bensì per attacchi anonimi diretti nel privato contro me e la mia famiglia, costretti a processo penale per abuso edilizio, negli anni risolto con assoluzione in formula piena di merito. Lo so perché ne pago il conto pure oggi dai banchi di minoranza, caso forse unico a livello nazionale. Un consigliere civico di minoranza tra i banchi deserti dell’opposizione, che problema potrà mai essere per chi governa? Nessuno, salvo si chiami Andrea Agostini e con i suoi interventi faccia delle osservazioni e chieda chiarimenti, cui mai seguono da chi di dovere risposte di merito, ma solo e sempre insulti alla persona, ciò fino a tentare di denigrare persino la professionalità colpendo il lavoro, fonte di sostentamento, per costringere a lasciare la politica. Questo è quanto ho dovuto subire dal 31 luglio 2013, quando il sindaco Nicola Loira mi ha denunciato all’ordine degli avvocati per un supposto conflitto di interessi tra l’essere io avvocato contro il Comune ed al contempo consigliere nel medesimo ente. Certo la cosa non mi ha intimorito e ho continuato nel lavoro di avvocato, come nell’impegno politico. Ma quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore e così per mantenere alta la polemica e coltivare di me un’immagine di infamia, giù un altro colpo del medesimo segno: novembre 2014 e da un banco di minoranza, solitamente vuoto, parte una mozione con la maggioranza compiacente a indire subito un consiglio comunale per la mia “cacciata”. Se prendo una multa per autovelox dalla municipale, posso impugnare la multa? Certo che sì. E se posso contestare la mia a maggior ragione quella di chiunque altro. Questo è stato l’esempio che ho portato in Consiglio, il più banale perché anche un fanciullo lo potesse intendere, ma non così Loira, la sua maggioranza, i suoi accoliti di minoranza, tutti divertiti a fare fuoco di fila su di me. Fuoco fatuo in verità perché ovviamente il consiglio non ha potuto che risolversi in quello che era, una farsa. Nessun provvedimento poteva essere legalmente assunto a mio danno, con sommo dispiacere di gente ignorante”. La replica del sindaco Nicola Loira non si è fatta attendere: “In merito a quanto dichiarato dal consigliere Agostini a seguito della delibera del consiglio distrettuale di disciplina di Ancona vorrei precisare che a seguito dell’ennesima procedura istruita da Agostini, su mandato di privati, contro il comune di Porto San Giorgio, nel 2014 due consiglieri comunali, rappresentanti rispettivamente della maggioranza e della minoranza, hanno posto in Consiglio la questione di un possibile conflitto di interessi. Dando seguito a queste richieste, è stato chiamato ad esprimersi il consiglio dell’ordine degli Avvocati di Fermo. Al termine del procedimento dinanzi al consiglio distrettuale, il consigliere istruttore concludeva per l’apertura di un procedimento disciplinare per aver agito l’avvocato consigliere Agostini in situazione di conflitto di interessi in ben quattro procedimenti. Il consiglio distrettuale ha deliberato per non accogliere le conclusioni del consigliere istruttore ed archiviare il procedimento. Come si può ben notare dalle divergenti vedute tra i consiglieri del distretto disciplinare, la questione non riguardava se il consigliere Agostini avesse la schiena dritta o storta, ma semplicemente, in linea con la volontà del consiglio comunale, l’opportunità professionale di assumere incarichi difensivi contro il Comune, a favore del quale, anche se in minoranza, la funzione di consigliere dovrebbe essere esercitata per la tutela e realizzazione di interessi pubblici. L’attività professionale di Agostini dunque, è compatibile con quella di consigliere comunale, siamo tutti più sereni, ma non confonda come al solito i cittadini: io non l’ho denunciato, ho solo posto al suo ordine professionale una questione sollevata per ben due volte dai suoi colleghi in seno al consiglio comunale. Non cerchi Agostini di farmi apparire quello che non sono. Non sono solito, come altri, infamare la reputazione delle persone per vanagloria o per un pugno di voti. Io non sono come altri, non denuncio: faccio politica, amministro, bene o male ma questo è un altro discorso”.
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