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“Questa è la mia città” sbanca,
in un mese 10mila visualizzazioni

PORTO SAN GIORGIO - Il cantautore D'Annunzio: "Farò anche delle date porta a porta. Ma perché non si restaura il ricreatorio San Giorgio?" (IL VIDEO)
Il video Questa è la mia città
Federico D'Annunzio

Federico D’Annunzio

di Giorgio Fedeli

Un successo che va al di là di ogni più rosea aspettativa. La sua canzone “alla sangiorgese” sta spopolando sul web. Stiamo parlando di “Questa è la mia città” la canzone del cantautore sangiorgese Federico D’Annunzio che per mettere in piedi l’ultima sua creazione artistica ha coinvolto tanti ragazzi suoi concittadini che sono all’estero, negli angoli più lontani del pianeta, per lavoro o per studio. Ma che portano ogni giorno nel cuore il loro “borgo natio”. “La canzone – racconta D’Annunzio – in un mese ha superato le 10.000 visualizzazioni su Youtube, e è diventata virale.
Il brano che è legato alla raccolta fondi per la Luca Pelloni onlus sta avendo un successo inaspettato. E, senza nessuna mega produzione alle spalle, si sta facendo strada nelle radio locali e non solo. Impresa quasi impossibile per un umile lavoro “fatto in casa”. Noto che l’hashtag #questaèlamiacittà ha iniziato a prendere forme diverse ma sempre come sinonimo di bellezza. Non potevo chiedere di più. Gli inviti a suonare sono molti, sto solo cercando di scremare le richieste per accettare spazi più pertinenti al mio live acustico, un progetto che definirei da artista di strada. Un tornare alle origini per il gusto vero di far arrivare musica originale tra la gente. Farò una serie di date da “Cantautore porta a porta”. E’ questa secondo me la filosofia che bisogna adottare oggi. Vorrei suonare le mie canzoni bypassando locali, gestori, impresari. Una chitarra, un piccolo amplificatore da strada e via. La mia vera libertà sarà quella di non essere schiavo della “marchetta” pretesa a tutti i costi, per fare cassa con compromessi di repertorio. Il mio quartier generale per provare è il ricrearorio San Giorgio spazio culturale che in passato è stato fucina per molte band locali sangiorgesi e che ancora oggi secondo me andrebbe ricollocato e restaurato per stimolare più giovani possibili a cercare il proprio talento o semplicemente per allontanarli da situazioni difficili”.


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